Massimo Popolizio nasce a Genova ma non è genovese, quindi non definitelo “attore genovese”. Ha festeggiato i sessanta lo scorso anno e più di quaranta li ha passati sulla scena. Interprete eletto da Luca Ronconi, ha frequentato i ruoli più significativi della prosa classica e contemporanea, dai tragici greci alla drammaturgia americana, passando per Shakespeare, Goldoni, Ibsen, tra gli altri. Pluripremiato, ha ottenuto il primo di una serie di Ubu nel 1995 con il doppio “Re Lear”, dove interpretava Edmund e Verso Peer Gynt, protagonista accanto ad Annamaria Guarnieri, entrambi diretti da Ronconi.
Come regista, dopo l’esordio con “Ploutos” da Aristofane, ha diretto “Il prezzo” di Miller, “Ragazzi di vita” di Pasolini (miglior spettacolo e miglior regia alle Maschere del Teatro), “Un nemico del popolo” di Ibsen e “M. Il figlio del secolo” dal romanzo di Antonio Scurati, che ha visto in scena diciotto attori per ottanta personaggi. Coprotagonista con Vinicio Marchioni di “Governance”, film di Michael Zampino, ha diversi ruoli all’attivo con Paolo Sorrentino e un recente cameo in “Siccità” di Paolo Virzì. Tra i ruoli doppiati, Amleto nel film di Kenneth Branagh e Voldemort in “Harry Potter”.
Articolo a cura di Alessandra Bernocco