«un riconoscimento che vuole alimentare il sogno del sermig»

Sabato 3, ad Alba, il Centro Culturale San Giuseppe consegnerà l’omonimo premio a Ernesto Olivero, fondatore del Servizio Missionario Giovani

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Si avvicina il momento di una della premiazioni più attese nell’Albese, e non solo. Sabato 3 dicembre, alle 17,30, verrà consegnato il Premio San Giuseppe nell’omonima chiesa di Alba: l’edizione 2022 sarà attribuita a Ernesto Olivero, fondatore del Sermig.
Ernesto Olivero ha istituito il Servizio Missionario Giovani nel 1964, a Torino, assieme alla moglie Maria e a un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame nel mondo con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri.
Negli anni ’80, all’interno del Sermig, nasce la Fraternità della Speranza, che conta attualmente un centinaio di aderenti: giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache, che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza. Il Sermig vive grazie al contributo gratuito di migliaia di amici e volontari che condividono tempo, professionalità, denaro, beni materiali e spirituali.
«Abbiamo deciso di premiare Ernesto Olivero e il “suo” Sermig – ha spiegato Roberto Cerrato, presidente del Cen­tro Culturale San Giu­seppe di Alba – per alimentare il suo sogno, ovvero aprire Arsenali della Pace nelle città del mondo per vivere il silenzio e l’incontro con Dio; per ri­spondere alle esigenze di chi è nella miseria e dei giovani, per testimoniare che gli altri non sono nemici e stranieri, ma persone da conoscere, amare, rispettare; per educare ed educarci alla solidarietà».
Acquisisce dunque ulteriore valore il riconoscimento che, dal 2000, viene assegnato a personalità di spicco del panorama nazionale e internazionale ma anche a personaggi locali o che, comunque, abbiano dimostrato, con le loro capacità intellettive, sociali, lavorative, culturali e in varia forma, di saper realizzare importanti progetti a favore delle comunità e dei giovani, oppure, ancora, che abbiano contribuito a valorizzare attività di pubblica o sociale utilità. Un premio, il “San Giuseppe”, che, nel corso degli anni, ha assunto grande rilevanza.
Nel 2012 il premio veniva assegnato a Gianni Letta come ambasciatore e sostenitore presso il Governo italiano e gli ambienti istituzionali internazionali a favore del progetto di candidatura a patrimonio dell’umanità Une­sco dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte di Langhe, Roero e Monferrato; nel 2013 è stata la volta di Andrea Agnelli, presidente della Ju­ventus, per il costituendo Centro Sportivo e Studi legato al progetto Juve rivolto ai giovani, talenti futuri nel calcio e nello sport; nel 2014 il riconoscimento è stato assegnato allo scultore albese Francesco Girotti; nel 2015 la Com­mis­sione ha attribuito il premio alla Corale Stella Alpina di Alba; nel 2016 è stata premiata la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense; nel 2017 l’allora capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli; nel 2018 il giornalista e scrittore Bruno Vespa; nel 2019 il fondatore di Slow Food Carlin Petrini; nel 2020 l’allora presidente della Fondazione Cas­sa di Risparmio di Cuneo Gian­domenico Genta e nel 2021 Caterina Bottari Lattes.
Nell’albo d’oro relativo ai dieci anni precedenti spiccano i nomi, tra gli altri, dei volontari di Proteggere Insie­me, di Giacomo Oddero, Giuseppe Rossetto, Giovanni Quaglia, Franca Benedusi, Giulio Parusso, Stefania Belmondo, Guido Bertolaso e don Antonio Mazzi.
In parallelo, verrà consegnato il Piatto d’Argento, che quest’anno andrà all’editore di IDEA e IDEAWEBTV.IT Carlo Borsalino. In passato il premio era stato attribuito, tra gli altri, al compianto presentatore tv Fabrizio Frizzi e all’allora responsabile Intrat­te­ni­men­to Rai Antonio Azzalini.
Interverrà inoltre la Fon­da­zione Cagnasso Onlus – sorta nel 2007 per volontà dei figli del senatore Osvaldo Ca­gnasso, già sindaco di Alba negli anni ’50, e dedicata anche ai fratelli nel tempo deceduti, Miriam, Leonarda, Piergiorgio e Contardo -, che, come consuetudine, assegnerà notevoli contributi di solidarietà a favore di associazioni, organizzazioni e situazioni di particolare bisogno ed emergenza legate al territorio cuneese. In particolare, per quanto riguarda il 2022, le associazioni che riceveranno il contributo di solidarietà dal presidente della Fondazione Cagnasso Onlus, Renato Ca­gnasso, sono: Alice, Ail e Esoes di Cuneo, Ho Cura, Associazione il Pane di San Teobaldo, il Progetto diocesano Betania, don Gigi Ales­san­dria, l’Associazione Futur­Alba, Proteggere Insie­me e la Croce Rossa di Alba, oltre all’Associazione Comu­nità L’Accoglienza di Ricca di Diano d’Alba.