Si è svolto nel pomeriggio di giovedì 1° dicembre presso la Sala Alba dell’Associazione Commercianti Albesi l’incontro con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, che ha illustrato ad una rappresentanza degli esercenti cittadini – ed in particolare del centro storico – il progetto di recupero dell’ex ospedale San Lazzaro di Alba, che trasformerà il vecchio nosocomio cittadino nella nuova Casa di Comunità, inserendolo nella rete regionale delle strutture sanitarie di prossimità.
Presenti anche il sindaco di Alba Carlo Bo, il direttore generale dell’AslCn2 Massimo Veglio, il presidente e il direttore ACA, Giuliano Viglione e Fabrizio Pace.
Icardi ha illustrato la procedura che sta conducendo alla realizzazione di una delle opere più importanti per la città e che sarà interamente finanziata con fondi pubblici – circa 26 milioni di euro – attinti dall’articolo 20 della legge n. 67/88.
Burocrazia e tempi
L’iter burocratico per arrivare alla realizzazione dell’opera è piuttosto complesso. La Regione dovrà redigere un documento programmatico che contiene il progetto di fattibilità e il quadro economico finanziato. Una volta ottenuto il via libera ministeriale, seguirà la ratifica da parte della Giunta regionale e della Conferenza Stato-Regioni, per arrivare ai protocolli d’intesa e all’accordo di programma tra Regione e Ministero.
Soltanto a questo punto, la stazione appaltante ASR (Aziende Sanitarie Regionali) potrà indire il bando di gara per l’appalto di progettazione e realizzazione delle opere. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, l’assessore Icardi confida nell’avvio dei cantieri per la primavera 2024.
L’aspetto dell’area
Il sito dell’ex ospedale San Lazzaro cambierà profondamente, in quanto è prevista la demolizione di tutto il fabbricato “moderno”, mentre verrà valorizzata l’ala monumentale, quella più antica, che affaccerà direttamente su corso Matteotti, dal quale la separerà una piazza con aiuole, arredi, percorsi e una fontana centrale. Un nuovo edificio verrà invece costruito sul fronte di via Pierino Belli.
Diverse le funzioni dei due fabbricati: nell’antico si svolgeranno attività amministrative e formative, mentre nel nuovo saranno ubicate attività cliniche.
Il punto di vista delle attività commerciali
La riqualificazione dell’area viene salutata con favore dai commercianti che, negli ultimi anni, hanno risentito della deviazione di importanti flussi di pubblico, dapprima per la chiusura degli uffici giudiziari, poi per il trasferimento dell’ospedale a Verduno.
Il ritorno di un’attività negli edifici oggi sottoutilizzati del vecchio nosocomio non potrà che ricreare un movimento di pubblico interessante anche dal punto di vista dei negozi e dei pubblici esercizi, ma sarà anche l’occasione per identificarsi quale nuovo “ingresso” – abbellito e riqualificato – al cuore del centro storico cittadino.
Il nodo parcheggi. Con il sindaco Bo si è affrontato il tema: ripensare alla pianificazione degli stalli riservati alle auto – ad esempio rivalutando la destinazione degli spazi a pagamento – è fondamentale per agevolare la sosta e consentire un’opportuna rotazione del pubblico, in modo da non penalizzare le attività commerciali. Durante la discussione, inoltre, è emersa l’ipotesi di realizzare un parcheggio interrato per i dipendenti della futura Casa di Comunità.