Misurare il grado di digitalizzazione degli enti territoriali per guidarli nel processo di sviluppo digitale, rendendo la Pubblica Amministrazione una fida “alleata” di cittadini e imprese, con un’offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili.
Questo, in breve, l’obiettivo del progetto Enti Digitali, presentato a Bergamo nelle scorse settimane in seno alla XXXIX assemblea annuale di ANCI e promosso, tra gli altri, da Register.it, dalla torinese Data Drivers e dalla cuneese Prokalos, giovane società di consulenza da sempre impegnata nel supporto a progetti di alto valore innovativo.
Sono stati 7.904 i comuni italiani oggetto di ricerca e per ciascuno è stato calcolato un indicatore sintetico basato sugli open data messi a disposizione da varie fonti, tra cui AGCOM, Istat, Ipa Open Data e Ookla. Da qui, sulla base di 40 metriche elementari che interpolano a loro volta quattro macroaree (Servizi Pubblici, Infrastrutture, Cittadini e Imprese) è stato elaborato il cosiddetto Indice di Maturità Digitale (IMD) che di fatto fotografa e monitora lo sviluppo digitale delle Pubbliche Amministrazioni.
Posizionamento non ottimale da parte delle Amministrazioni della “Granda”: tra i comuni più piccoli (con meno di 2.000 abitanti) bene soltanto Roddi (42mo in Italia), mentre tra i centri più grandi (con più di 50.000 abitanti), discreta la performance di Cuneo, 93mo in Italia.
Un importante indicatore fruibile gratuitamente da chiunque, che consente alle amministrazioni comunali e ai decisori pubblici di verificare il proprio livello di digitalizzazione, analizzando in particolare le macroaree più deficitarie per meglio incanalare i contributi di PADIGITALE2026. Uno strumento semplice e intuitivo pensato in ultimo per stimolare l’implementazione dei servizi digitali da parte della Pubblica Amministrazione e per migliorare la quotidianità di cittadini e imprese. Per informazioni: www.entidigitali.it
c.s.