Saranno 17 milioni gli italiani in vacanza per il ponte dell’Immacolata che, dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia, rappresenta il primo vero banco di prova per il turismo di Natale. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixé per la partenze dell’8 dicembre spinte dalla collocazione favorevole della festività.
Tra chi passerà l’Immacolata fuori casa, la stragrande maggioranza (88%) resterà in Italia e tra le destinazioni più gettonate si piazzano in cima alla classifica le città, seguite da montagna, campagna e parchi naturali. Dopo le gravi difficoltà degli anni scorsi – evidenzia Coldiretti Cuneo – si tratta di una boccata d’ossigeno per il turismo invernale che ha un valore stimato prima dell’emergenza Covid tra i 10 e i 12 miliardi di euro all’anno tra diretto, indotto e filiera a livello nazionale.
A beneficiarne è l’intera filiera a partire dai consumi di cibi e bevande ai quali è destinato secondo Coldiretti Cuneo circa 1/3 della spesa turistica tra ristoranti, pizzerie, agriturismi e cibo di strada.
“Gli oltre 300 agriturismi della Granda sono pronti ad accogliere al meglio i visitatori per soggiorni di relax, offrendo una cucina attenta alla stagionalità e alla valorizzazione delle eccellenze locali e diversi servizi per sportivi, curiosi, ambientalisti, appassionati della cultura e del benessere. Oltretutto gli agriturismi di Terranostra Campagna Amica si distinguono per essere altamente qualificati grazie ai corsi periodicamente organizzati per i cuochi contadini e per l’ospitalità” afferma Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.
“L’agriturismo cuneese – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è sinonimo di cibo naturale, genuino e gustoso, grazie ai prodotti tipici locali coltivati direttamente in azienda e alle ricette contadine, rivisitate nel segno dell’innovazione. Scegliere l’agriturismo significa anche vivere la bellezza e l’autenticità di un’ospitalità a diretto contatto con la natura in ogni stagione”.
Sul sito web www.campagnamica.it è possibile visionare e scegliere le strutture agrituristiche in cui soggiornare nella Granda o gustare pranzi e cene che fondono la creatività gourmet alla genuinità contadina delle ricette della tradizione.
c.s.