L’Associazione Orizzonte Granda e Acqua Futuro organizzano per lunedì 12 dicembre a partire dalle 9.15, a Villa Tornaforte (Madonna dell’Olmo – Cuneo), un workshop dal titolo “Quale strategia per la realizzazione di invasi artificiali e una gestione attiva e multi-obiettivo della risorsa idrica”.
L’Italia non manca di capacità di invaso per la regolazione delle risorse idriche, tanto al Nord come nel Centro, nel Sud e nelle due isole maggiori. Ciò che oggettivamente è suscettibile di significativi miglioramenti è un’evoluzione dei criteri di esercizio delle infrastrutture esistenti in una logica di ottimale integrazione degli usi, perseguibile attraverso una revisione delle regole operative e sfruttando le potenzialità offerte dalle più avanzate metodologie scientifiche e tecnologie per la previsione e il supporto intelligente e in tempo reale alla gestione, tanto nel breve quanto nel medio e lungo periodo.
A questo stato di cose riguardante le opere esistenti si aggiunge la possibilità di realizzare nuovi invasi, come fortemente caldeggiato nell’emergenza della siccità 2022 e del resto da tempo indicato nei piani regionali, in primis dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte, quale misura per fronteggiare il cambiamento climatico. E’ fondamentale però che questi nuovi progetti risultino performanti, ma allo stesso tempo rispettosi del paesaggio e dell’ambiente, correttamente inserite nel contesto sociale dei territori in cui verrebbero realizzate, e al tempo stesso ragionevoli nell’impegno finanziario richiesto.
Ad analizzare le diverse strategie da adottare nell’affrontare i nuovi progetti di invasi saranno alcuni esperti del settore. A introdurre i lavori e presentare gli elementi per una strategia di intervento sarà Federico Borgna, presidente dell’Associazione Orizzonte Granda. A seguire Carlo Malerba, promotore di Acqua Futuro ®, già amministratore delegato di Maira Spa racconterà il progetto “Reboissino”. Sergio Ballatore, responsabile dighe in Enel e Compagnia Valdostana Acque, membro ITCOLD Comitato Italino Grandi Dighe, farà un inquadramento sui requisiti normativi e realizzativi, mentre Roberto Botto, direttore tecnico Risorse Idriche SpA (gruppo Smat) parlerà degli invasi esistenti e della destinazione multi-obiettivo. Davide Poggio, professore ordinario di costruzioni idrauliche del Politecnico di Torino presterà il progetto AlpiMed Clima (Interreg) sul caso studio dello Stura di Demonte e il Progetto Nodes (Pnrr) sulla transizione digitale e sostenibile nella gestione di invasi in sistemi idrici complessi. Chiuderà il workshop Alberto Biancardi, direttore Studi e Relazioni Internazionali GSE, membro dello Strategic Council IWA (International Water Associaton) che illustrerà la regolazione e la programmazione degli investimenti nel settore idrico.
A moderare il dibattito sarà Paolo Mancin, dirigente Settore Tutela delle Acque della Regione Piemonte.
c.s.