Home Articoli Rivista Idea Anche a Natale non può mancare il Prosciutto Crudo di Cuneo!

Anche a Natale non può mancare il Prosciutto Crudo di Cuneo!

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Dicembre è senza dubbio il mese più magico del calendario, perché ospita le feste più belle dell’anno, in cui tutti, non solo i più piccoli, ripongono speranze e cercano nel loro incanto, un momento di pace e di serenità. Le nostre belle cittadine, i borghi e le valli si accendono di luci e le vie si arricchiscono di addobbi e musiche. Il Natale, per sua natura custode dell’anno appena passato, apre la porta a quello che verrà, carico di nuovi slanci, buoni propositi e nuove imprese.

Tra qualche giorno arriverà la Vigilia, un momento di grande eccitazione per tutti, e il ricordo va inevitabilmente a quando eravamo bambini. Ci si svegliava contenti e si andavano a fare le ultime compere; in realtà erano giorni che le mamme e le nonne mettevano da parte cibo. Un paio di giorni prima si comprava il pane, che doveva obbligatoriamente avere una profumata mollica e una crosta croccante, tenuto lì ad indurire, per fare la bruschetta della Vigilia. I padri accendevano il poutagé e abbrustolivano il pane, che avrebbe ospitato, dopo essere stato imburrato, le profumate, rosee fette di Prosciutto Crudo di Cuneo. Se chiudiamo gli occhi e torniamo a quegli anni, possiamo ancora sentire la scioglievolezza della carne saporita, che contrastava con la croccantezza del pane tiepido, in un abbraccio di rara bontà. Nel pomeriggio tardo ci si riuniva a casa dei parenti e si cominciava a cucinare per la cena, che avrebbe aspettato la mezzanotte, momento in cui tutta la famiglia si recava a Messa, alla quale era impossibile mancare, per salutare la nascita del Bambin Gesù.

Eravamo sempre assonnati e infreddoliti ma felici, pregustando il momento in cui avremmo aperto i regali, pochi e semplici. Finalmente arrivava la mattina di Natale e si preparava il gran pranzo, in cui la famiglia si raccoglieva; noi bambini mettevamo la letterina brillante di porporina, sotto il piatto di papà, che la apriva, ce la ridava con fare pomposo, e noi la leggevamo tutta d’un fiato e cantilenando, accompagnando le rime col dondolio del corpo. Arrivavano allora gli spiccioletti da tutti i presenti, la strenna, che trasformavamo in figurine dell’album o in qualche soldatino di plastica.

In tavola erano già allineati i vassoi con gli antipasti: il vitello tonnato, i peperoni con la bagna cauda e le acciughe al verde, da accompagnare ai fragranti grissini, aspettando i plin della portata principale. Mentre l’appetito saliva, ecco che, accanto ai piatti della tradizione accompagnati dal rosso robusto, arrivava in tavola lui, il Prosciutto Crudo di Cuneo, che qualche parente aveva portato, orgoglioso di averlo prodotto o comprato, per condividerlo con i famigliari. A quel punto compariva il coltello più affilato della casa, che nelle abili mani del suo affettatore, diventava lo strumento sacro di quel rito. Sapientemente toglieva la co­tenna, attento a non portare via il grasso morbido e nutriente, così utile a combattere il freddo, e cominciava a passare, come accarezzandolo, la lama nel muscolo ben salato e stagionato, per affettarlo.

Tutti pronti, con i piatti e con le mani, ad afferrare le morbide e succulente fette che la lama staccava dalla coscia. Che sublime profumo! Che sapore! Le nostre narici ancora lo sentono! Tutto diventava magia del Natale, nessuno poteva interrompere quell’atmosfera rarefatta, in cui tutti interpretavamo la nostra parte migliore.

Si mangiava a sazietà, si parlava tutti assieme e si dimenticavano le difficoltà: e l’anno nuovo? Pieno di speranze e buoni propositi…
Con ancora il ricordo di quei momenti felici del passato negli occhi, eccoci pronti a riviverli oggi e a farli conoscere ai nostri figli e agli amici; sulla tavola delle Feste non può mancare sua Maestà il re: il Prosciutto di Cuneo DOP, che con la sua sontuosità e la sua eccellenza, aggiungerà al menù che avete scelto un tocco speciale. Grazie alle sue caratteristiche nutrizionali uniche, dovute alla stagionatura lenta e accompagnata dalle correnti d’aria che giungono dal mare, e si incontrano con quelle montane più secche, la sua presenza in tavola non appesantirà il pasto. Il basso contenuto di sale, l’alto apporto proteico e la naturale presenza di Omega 3 e Omega 6, permettono di aggiungere al menù delle Feste dei piatti preparati con questa eccellenza gastronomica piemontese.

Proponiamo per queste oc­casioni delle ricette semplici e gustose, per trasformare i pranzi natalizi in veri momenti di degustazione.

 CROSTINI DELLA TRADIZIONE 
Semplici e veloci da fare, ma non per questo meno golosi, ecco la ricetta per preparare i crostini di cui si racconta nell’articolo.
Ingredienti
Fette di pane acquistato il giorno prima, tagliate dello spessore di 2 cm, aglio (a piacere), burro freschissimo, scorza di limone non trattato, una fetta di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP per crostino, qualche rametto di aneto per decorare, pepe.
Preparazione
Mettete in una terrina il burro e lasciatelo arrivare a temperatura ambiente. Quando sarà morbido, grattate con la grana grossa la scorza del limone non trattato, per ottenere dei piccolissimi pezzettini di parte gialla, che sarà ricca di oli profumati. Attenti a non grattare la parte bianca, che è amara.
Lavorate con un a spatola il burro e il limone, affinché diventi spumoso; inserite in un sac-a-poche la massa ottenuta, non salate il burro.
Tostate nel forno, l’ideale, per chi può, è farlo su una stufa o nel camino, per far prendere al pane i sentori della fiamma viva, il pane che ha avuto il tempo di rapprendersi.
Fate cadere dei riccioli di burro al limone dal sac-a-poche sul pane tostato tiepido, non caldo altrimenti si scioglierà e poggiatevi sopra le fette di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP, che precedentemente avete affettato, portato a temperatura ambiente e avvolto a fiore.
Spolverate con un po’ di pepe e servite con un vino dolce come il Moscato, freddissimo.

 PLIN DEL CONTADINO
La tradizione piemontese vuole che a Natale in tavola ci siano i plin o gli agnolotti e noi la rispetteremo: ma chi l’ha detto che la carne deve stare dentro la pasta ripiena?
Ingredienti per 8 persone
Agnolotti o plin con ripieno di sola ricotta (potete farli voi o acquistarli in pastificio), una fetta di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP da 200 gr circa, + 200 gr circa di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP affettato non troppo sottile, 4 zucchine, 100 gr di Castelmagno grattato, 100 gr di noci sgusciate, pepe.
Preparazione
Fate bollire per mezz’ora le zucchine in acqua non salata, fatele intiepidire e passatele con il frullatore, in modo da ottenere una crema, tenetela al caldo.
Tagliate in piccoli quadrettini o, se preferite, tritate grossolanamente la fetta di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP, si deve vedere nella salsa.
Fate tostare per qualche minuto le noci con una noce di burro e pestatele grossolanamente.
Mentre la pasta ripiena cuoce, mettete in una terrina di ceramica o creta ben calda la crema di zucchine, il Castelmagno grattato, il Prosciutto Crudo di Cuneo DOP tritato e le noci tostate; girate bene sino ad ottenere una salsa amalgamata.
In una padella antiaderente molto calda fate abbrustolire le fette di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP e tenetele al caldo.
Scolate la pasta, mettetela nella ciotola calda con la crema, amalgamate bene, fate le porzioni.
Su ogni piatto sbriciolate una fettina di prosciutto, spolverate con pochissimo pepe e servite subito, accompagnato dal rosso che preferite.


Articolo a cura di Mara Antonaccio