I numeri parlano per lui. I suoi show fanno registrare il tutto esaurito a poche ore dalla vendita dei biglietti online, come succede alle star della musica. Checco Zalone però non suona, a parte qualche nota al pianoforte o le ormai celebri canzoncine satiriche rielaborate sulla base di grandi successi del passato, ma in generale sicuramente “le suona” a tutti. Perché la sua comicità non guarda in faccia a nessuno, non fa sconti. E aggira le barriere del politically correct prendendosi gioco proprio degli stereotipi. Con buona pace di chi sussulta perché non riesce a decodificare i suoi messaggi “trasversali”. Che poi, in effetti, lasciano poco spazio all’interpretazione, per quanto sono diretti.
Il suo nemico è certamente il perbenismo imperante, che cerca di combattere con le armi affilate della satira. Tipo quando, all’ultimo Sanremo, sul palco ha interpretato la sua “Samba del culu piatto”, canzone che raccontava di una ragazza (forse trans) brasiliana senza le “forme giuste”. Un inno contro l’ipocrisia che diede fastidio a qualcuno. Lui ovviamente ne va ancora fiero: ««In una sola canzone sono riuscito a fare blackface, catcalling e body shaming». E così sarà anche in questo nuovo spettacolo itinerante, dove annuncia di toccare altri temi scottanti e di scuoter nuovamente le coscienze.
Il suo tour intitolato “Amore + Iva” (e promette già bene così) durerà un anno, ma come detto, intanto hanno fatto registrare il sold out le date di Bologna, Milano, Roma, Napoli e Torino. E a breve potrebbe essere difficile trovare spazio ad Alba, dove l’arrivo di Zalone è stato annunciato dagli organizzatori del Collisioni Festival per la data del 16 luglio 2023, in piazza Medford.
Lo spettacolo segue una formula consolidata, personaggi, canzoni e battute anche improvvisate, all’interno di un canovaccio che si sviluppa con consueta abilità umoristica sul tema delle lezioni d’amore, divise in capitoli e tenute dal professor Checco rigorosamente alla lavagna.
Tra l’altro fino a domani (venerdì) il nostro si esibisce al teatro Colosseo di Torino dove – come premesso – i biglietti disponibili sono terminati praticamente nel momento in cui sono stati messi in vendita, nello scorso giugno. Quella degli eventi live può diventare la sua specializzazione, visto che l’ultimo film (“Tolo Tolo”) è datato 1° gennaio 2020, ma il precedente tour teatrale risale al 2011 (“Resto Umile World Tour”). Sul palco del suo nuovo spettacolo, prodotto da Arcobaleno Tre e Mzl, con l’organizzazione generale di Lucio e Niccolò Presta con Gianmarco Mazzi, Zalone prende di mira personaggi inediti, da un Vasco Rossi maniaco della salute a un Riccardo Muti che si dichiara nemico dei superlativi ma che poi si affretta a specificare: «Chiamatemi semplicemente genio”, fino a Vladimir Putin che rivela come e perché si sia scatenata la guerra in Ucraina: aveva parlato a un collaboratore dell’esigenza di una “operazione speciale”, ma si riferiva all’allungamento chirurgico del suo pene. E poi ci sono Celentano e Mina convinti di vivere una storia d’amore ma incapaci di riconoscersi.
Voci non confermate dicono che Checco Zalone sarà nuovamente ospite di Amadeus a Sanremo, dove peraltro è fissata anche una data del tour. In Piemonte, dopo la settimana torinese, per assistere all’esibizione del comico pugliese il prossimo appuntamento è quello di luglio ad Alba e poi al PalaAlpitour di Torino il 23 ottobre.