Presidente Costamagna, la notizia della settimana è stata, senza dubbio, l’apertura di Cuneo Volley all’aumento di capitale. Come è maturata questa decisione?
«L’idea è nata un anno fa circa, dopo la prima, positiva, stagione in Serie A2: anche grazie al grande lavoro svolto a livello di marketing, tante persone e soggetti si sono avvicinati alla società, non solo in quanto sponsor, ma anche interessandosi alle dinamiche societarie e tecnico-sportive. Ci siamo quindi resi conto della forte presenza di realtà disposte a sostenerci: abbiamo perciò deciso di allargare la compagine sociale, puntando al contributo di teste pensanti, sportivi ed imprenditori che, attraverso conoscenze, contatti e, soprattutto, passione, possano contribuire al nostro progetto, con una giusta quota, sposando un movimento che sta crescendo e si sta ponendo importanti obiettivi».
Per spiegare il progetto, ecco l’iniziativa “Un Caffè con il Presidente”…
«Esatto. Abbiamo avuto modo di confrontarci con tanti imprenditori che si sono interessati alla nostra società, ma ve ne sono altrettanti che ancora non conosciamo e che, con ogni probabilità, vorrebbero saperne di più. Questa iniziativa, quindi, ha come scopo una comunicazione social e tramite media per raccontare chi siamo, i nostri propositi ed i progetti in cantiere. Insomma, un modo per dire: “Prendiamo un caffè insieme, ti spiego quali sono gli obiettivi per i prossimi tre anni e come intendiamo raggiungerli”. Sarà una vera e propria chiaccherata: credo infatti che il one-to-one, il trasmettere di persona le nostre intenzioni, sia fondamentale».
Presidente, siamo agli sgoccioli del 2022. Che anno è stato per Cuneo Volley?
«Il nostro club ha affrontato, in estate, un importante momento di riorganizzazione all’interno dei soci e, dall’altra parte, una eccezionale risposta dagli sponsor. Hanno fatto ingresso nella nostra famiglia, e ci tengo a citarli, partner come Cuneo Inox, Moris, Albertengo e Lab Travel; abbiamo registrato conferme come quelle di Egea, Idrocentro, Banca Alpi Marittime ed Acqua S.Bernardo, oltre ad una lunga serie di piccole e medie realtà che hanno contribuito e che voglio ringraziare tutte. Siamo riusciti a raccontare perfettamente ciò che vogliamo fare ed il messaggio che vogliamo lanciare: sotto questo punto di vista, il lavoro svolto da Davide Bima è stato determinante. Le difficoltà dell’epoca restano (siamo usciti da una pandemia ed è iniziata la guerra in Ucraina), ma non ci piangiamo addosso, continuando a proporre iniziative per raccogliere fondi e renderci interessanti agli occhi della gente».
E a livello sportivo?
«Ci è mancato qualcosa, l’acuto. Il rammarico sta, ovviamente, nel non aver conquistato alcun titolo, nonostante due finali giocate, di Coppa Italia e Playoff, con il fattore campo a favore, uscendone senza trofei in bacheca. D’altro canto siamo contenti per quanto costruito negli ultimi due anni: ora abbiamo iniziato un nuovo ciclo, con coach Max Giaccardi, di cui abbiamo piena fiducia e con cui ci siamo trovati subito in sintonia: ha una voglia di emergere, di non mollare mai che, forse, ricorda un po’ la mia, cercando sempre le soluzioni ai problemi. Il percorso è iniziato, speriamo duri a lungo e che culmini con un successo di prestigio, non dico quale…».
L’aumento di capitale metterà le basi per il 2023. Obiettivi per il nuovo anno?
«Tenere i piedi per terra. La riforma dello sport che verrà ratificata implicherà un consistente aumento dei costi sugli stipendi dei giocatori: per mantenerci ad alti livelli, saranno fondamentali i capitali e trovare un main sponsor che ci permetta di consolidarci in A2 e, speriamo, seguirci in Superlega. E l’aumento di capitale va proprio verso questa direzione. Inoltre, abbiamo intenzione di investire sul vivaio, coinvolgendo istituzioni e sponsor: l’obiettivo sarà rendere Cuneo la patria della crescita pallavolistica dei giovani atleti, un trampolino di lancio verso il professionismo».