La Pro Loco di Peveragno ha riproposto la grande festa di «Natale in Contrada», che, con molte novità, vede l’antico borgo, il «Ricetto», vestirsi da «presepe vivente» (e «culinario», degustazioni di prodotti locali).
Si è partiti, come sempre, la sera del 24, non fredda ma umida, tra nebbia e «pioggerella», momento ottimo per «assaporare» tutto, non troppo «congestionati»… «Pienone» ripetuto lunedì 26 dicembre. Gli organizzatori son riusciti a coinvolgere, per «tour de force» assolutamente non trascurabile, tanti volontari, molti giovani, Associazioni intere (a partire dal Gruppo Alpini), a condividere un momento che vuol essere festa, condivisione, divertimento, per tutti, come si cerca di fare in questi mesi dopo la «pandemia COVID», che tanto ha messo a dura prova tutti, in tempi di tanti contrasti e divisioni…
Molto hanno colpito i tanti richiami alle guerre mondiali, tra crocerossine, divise ed armi d’epoca. I «Gai Saber» propongono, senza sosta, canti occitani e natalizi (sotto i portici vicino alla porta del ricetto, ora che non si utilizza più la Confraternita, finito il «comodato» col Comune). La «Compagnia del Birùn» continua ad usare il cortile che fu del convento domenicano, per il suo nuovo spettacolo, «Il Grande Sovrano». Gli animali hanno saputo che sta per arrivare un importante re e si contendono (leone, pavone, orso e aquila, i più forti e belli) l’onore di accoglierlo. Ma il compito spetterà agli umili asinello e bue, che riscalderanno un povero neonato in una capanna, in mezzo ai pastori. Alle 22,30 di ieri sera, conclusione dell’evento con lo spettacolo pirotecnico (a cura della premiata «Piro G.»).
ATos