Nell’ultimo giorno di un anno terribile e complicato a livello globale, il mondo assieme al Santo padre Bergoglio piange il Papa emerito Joseph Ratzinger: il 265esimo successore di San Pietro, succeduto nel 2005 a Karol Wojtyla, si è spento tra le mura di città del Vaticano al monastero Mater Ecclesia. Papa Francesco aveva esortato la comunità internazionale e dei fedeli a pregare per colui che ha guidato la Chiesa cattolica fino al 2013, anno di elezione al soglio pontificio del cardinale argentino di origini piemontesi.
Tra le manifestazioni di cordoglio e di commemorazione di momenti speciali legati a colloqui o udienze presso Benedetto XVI, vi è quella che il Banchiere internazionale e scrittore saggista Beppe Ghisolfi ha rievocato nel proprio best seller Visti da vicino edito da Nino Aragno nel 2020.
Quella volta in Vaticano il Papa aveva “Benedetto” gli Istituti di credito locali. In ogni senso, perché fu Papa Ratzinger “Visto da vicino”, a pronunciare le seguenti parole: “Le piccole banche sono quelle più vicine ai bisogni della gente”. Davanti a lui, si trovava il Banchiere Beppe Ghisolfi, all’epoca Presidente della Cassa di Risparmio di Fossano SpA e Consigliere esecutivo di ABI (Associazione Bancaria Italiana), che era stato convocato nella Santa Sede in occasione della settimanale udienza del mercoledì di qualche anno fa.
Il molto significativo episodio è narrato nel best sellers pubblicato tre anni fa che racconta le 75 più importanti persone e personalità “Viste da Vicino” che hanno scandito la vita dell’Autore in oltre 40 anni di attività pubblica fra direzione di Telecupole e incarichi di vertice nel settore creditizio prima locale e poi via via nazionale, europeo e oggi mondiale.
“Grazie a un amico molto influente riuscii a incontrare il Papa dopo l’udienza pubblica del mercoledì – ricorda Ghisolfi – (…) Per la foto non c’era problema. C’è un professionista che vi provvede e non pare opportuno tentare un selfie con il Papa. Ovviamente rispettai le regole. Aggiunsi dopo le mie generalità che ero Presidente della Cassa di Risparmio di Fossano”.
Qui scatta il colpo di scena. “Il Santo Padre mi sorrise amorevolmente e mi disse: “Le piccole banche sono quelle più vicine ai bisogni della gente”. Rimasi senza parole, lasciai un piccolo dono che avevo portato con me e me ne andai contento”, scrive Ghisolfi nel capitolo dedicato al Papa, aggiungendo: “Appena solo chiamai Andrea D’Ortenzio all’Ansa e gli riferii la frase. Lui se la fece ripetere tre volte perché ovviamente non voleva attribuire al Papa una dichiarazione senza averne la certezza. “Ho un figlio di pochi mesi – mi disse – non vorrei rischiare il licenziamento”. Le parole erano quelle”. La notizia uscì su tutti i media e ancora oggi la si trova su internet.
c.s.