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Il 2022 del San Sebastiano, Beppe Lingua: “Un anno unico, merito di tutti” – LEGGI L’INTERVISTA

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Nel 2022 che ci siamo lasciati alle spalle da qualche giorno, non sono mancati, ovviamente, i festeggiamenti per i cosiddetti “salti di categoria” di quelle piazze che nel corso dell’anno solare sono riusciti a centrare gli obiettivi di inizio stagione, ottenendo la promozione.

Tra queste, c’è però chi è riuscito a fare anche meglio, non solo vincendo il proprio campionato, ma confermandosi anche ai vertici di quello superiore. È il caso del San Sebastiano, che nel corso di 365 giorni è passato dalla lotta per il primo posto in Prima Categoria alla prestigiosa seconda piazza in Promozione.

Insomma, un 2022 indimenticabile per gli arancioneri, come conferma ai nostri microfoni il presidente Beppe Lingua: “Un anno straordinario, che difficilmente dimenticheremo. Del 2022 ci porteremo dietro in primis l’esperienza della Prima Categoria, vinta con merito. Poi, la partenza in Promozione con l’obiettivo della salvezza, che deve restare tale anche oggi che siamo clamorosamente a ridosso delle primissime posizioni”.

Riavvolgendo il nastro, quindi, non si può che partire dalla vittoria del girone F di Prima Categoria, con Davide Enrici al timone: “Era una squadra forte, quella, che ha avuto il merito di superare una concorrenza davvero agguerrita. Se devo scegliere la partita della svolta, dico quella contro il Tre Valli, perché lì abbiamo capito che ce la potevamo fare”.

Poi, in estate, il cambio, con l’arrivo di Giuseppe Pisano, accompagnato da una rosa molto giovane: “Di Enrici, da un punto di vista professionale non posso che dire un gran bene: ci ha condotti in Promozione e, al di là di alcune differenze di vedute, io e lui ci siamo lasciati bene. Il nostro grande colpo estivo, però, è stato senza dubbio Pisano. Era l’uomo giusto: di altissima professionalità e con una grande capacità di lavorare con i giovani, che nel nostro gruppo sono tantissimi”.

Un gruppo che, dopo una partenza a rilento, ha inserito la quinta e sembra non volersi fermare: “Ripeto quanto detto all’inizio: profilo basso e salvezza come unico grande obiettivo. Detto ciò, fin qui si è fatto qualcosa di eccezionale. È una rosa che gioca bene a calcio, che sa il fatto suo e che mette in difficoltà qualunque avversario. Anche nel test-match tra Natale e Capodanno in casa del Bra abbiamo stupito, tenendo il ritmo per almeno 70’ e creando molte occasioni. Questo è merito del grande lavoro di tutti”.

Insomma, voti altissimi per l’annata del San Sebastiano, ma il merito non è solo di chi va in campo o in panchina: “Ci tengo a ricordare che tutto ciò non sarebbe possibile senza il lavoro di una dirigenza fantastica. Sei anni fa, raggiungemmo la Promozione, ma retrocedemmo subito. Da quella retrocessione abbiamo imparato tanto, e negli anni abbiamo fatto tesoro dell’esperienza maturata. Oggi, c’è un gruppo specializzato, in cui ognuno sa cosa deve fare e lo fa sempre “a gratis”, esclusivamente per il bene della squadra. La nostra più grande gioia è vedere un gruppo che ci fa divertire. Quando abbiamo vinto a Carmagnola, contro la capolista e con 35 tifosi al seguito, lo ammetto, mi sono commosso, perché questa piazza di 870 abitanti sta vivendo un suo piccolo sogno”.