«Il 2023 per la Regione Piemonte avrà l’immagine di un lucchetto aperto: vuol dire che ci sono tanti progetti che abbiamo finalmente sbloccato e potranno diventare concreti»: così il presidente Alberto Cirio ha sintetizzato i prossimi dodici mesi nella conferenza stampa di inizio anno, tenuta, con tutti gli Assessori, nella Sala Giunta del nuovo grattacielo che ospiterà tutti i 2mila dipendenti dell’ente.
«Io vado fiero del fatto di aver lavorato tanto per aprire quel lucchetto – ha proseguito Cirio -. Dopo pochi mesi è arrivato il Covid e ho dovuto affrontare una Regione che in pandemia doveva essere gestita pensando all’emergenza del quotidiano. Adesso, l’emergenza è finita e possiamo di nuovo guardare in prospettiva, e quindi le opere pubbliche che ripartono sono ciò a cui tengo di più. Finire e completare le infrastrutture che erano state lasciate a metà è per me un obiettivo fondamentale, lo dimostra il grattacielo. Dimostra che c’è una programmazione, ma anche che si rispettano i soldi dei cittadini. Il nostro dovere è rispettare il loro denaro finendo le opere che sono state iniziate e cambiare anche un po’ il modo di fare politica. Io faccio il presidente oggi e ho il dovere di finirle, e ogni volta che ne concludo o ne riapro una sono soddisfatto. Ed è il motivo per cui ora sono contento pur sapendo che c’è ancora tanto, tanto da fare».
Per quanto riguarda le infrastrutture, il Presidente ha sostenuto che «il Piemonte, da sempre, era considerato ai margini. Oggi siamo il cuore dell’Europa, grazie alla Torino-Lione e al Terzo Valico, e molte realtà imprenditoriali guardano al Piemonte in quanto crocevia delle due direttrici. I lavori della Tav erano fermi e la Regione ha avuto un ruolo nello sbloccarli, tanto che il 2023 sarà l’anno dell’affidamento della gara del tunnel di base per il lato italiano. Sarà anche l’anno decisivo per il completamento della Asti-Cuneo, per la definizione della riapertura della galleria del Tenda, della riapertura delle ferrovie Casale-Mortara e Asti-Alba».
Grande rilievo anche per la sanità. «Anzitutto – ha rimarcato Cirio – entro gennaio la nomina del commissario straordinario per il Parco della Salute di Torino. A gennaio inizieranno anche la ristrutturazione delle Molinette di Torino e il completamento dell’ospedale della Valle Belbo. Il 2023 sarà l’anno dell’avvio della progettazione dei nuovi ospedali che saranno finanziati da Inail e dallo Stato, frutto della scelta dei luoghi adatti dove costruirli». A questo proposito ha anticipato che la localizzazione dell’ospedale di Torino Nord sarà ufficializzata entro febbraio e che la Regione ritiene la Pellerina come l’area più idonea.
Prima di dare la parola agli Assessori, il Governatore ha voluto evidenziare altri provvedimenti che caratterizzeranno il nuovo anno, come il bando per abbattere i costi dell’energia nelle imprese e quello sull’idrogeno, l’approvazione delle nuove leggi sull’urbanistica, sulla casa e sul benessere animale, l’avvio delle prime gare per le concessioni idroelettriche, l’avvio della nuova versione del Programma di Sviluppo Rurale, delle Academy come incontro tra formazione ed esigenze delle industrie, della Città dell’Aerospazio, l’impegno per la filiera del cinema e per gli eventi sportivi, la riapertura del Museo di Scienze Naturali, la candidatura di Torino e del Piemonte per ospitare il “Capodanno in musica” di Canale 5 come vetrina promozionale per il territorio.
«Non annunci – ha voluto chiarire Cirio – ma obiettivi che intendiamo raggiungere come fatto finora per gli altri che ci siamo posti e che hanno consentito di risolvere molti problemi».