La storia esemplare del monumento dedicato a Chiara

Inaugurata nel Pinerolese l’ultima opera dell’artista braidese Gioachino Chiesa per la Fondazione Rasetto

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Nella splendida cornice di San Pietro Val Lemi­na, alle porte di Pinerolo, sulla montagna che abbraccia la città è stata inaugurata la grande opera figurativa in bronzo del grande artista braidese cavalier Gioa­chino Chiesa. Una statua in bronzo dell’altezza di circa 4 metri che tende al cielo in una poetica trasformazione da donna ad angelo, ulteriore dimostrazione della grande capacità e soprattutto sensibilità artistica dello scultore braidese, coadiuvato in questo complesso lavoro dalla sorella Margherita.

In questo difficile Natale caratterizzato ancora da venti di guerra e da tante persone in difficoltà per tutta una serie di motivi, ecco una storia d’amore che apre il cuore. È quella della famiglia Rasetto e delle due figlie fantastiche, Chiara ed Elena. La prima lavorava e viveva a Londra, è mancata nel 2010 a soli 35 anni, con in corso una brillante carriera internazionale nel mondo bancario, dopo un male incurabile.

La grande fede della famiglia riesce a trasformare questo dolore in un grande gesto d’amore, verso il prossimo e l’umanità. Seguendo le parole di Paolo VI che diceva che il cristianesimo è gioia, e l’esortazione di madre Teresa di Calcutta a riempire la vita di gioia, la famiglia è riuscita a realizzare un sogno.

«Chiara – racconta con emozione la sorella Elena – ha vissuto la sua malattia oncologica in modo sereno e aveva questo progetto: poter trasmettere ad altre persone ciò che aveva appreso durante la malattia. Lei lavorava e viveva a Londra quando le è stato diagnosticato il cancro e quindi ha iniziato un percorso di ricerca di cure che l’ha portata negli Stati Uniti dove ha scoperto il “Metodo psiconcologico Simonton” che deriva dal nome del suo ideatore, il dottor Carl O. Simonton, oncologo e specialista di radioterapia, fondatore e direttore del “Simonton Cancer-Center” a Malibu (Stati Uniti) fino alla sua morte nel 2009».

Il programma del metodo Simonton si propone di potenziare le naturali forze di autoguarigione e migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro familiari. È utile alle persone che, oltre il trattamento di prassi, vogliono contribuire ulteriormente al loro processo di guarigione. La famiglia ha creato la Fondazione Chiara Rasetto acquisendo dalla diocesi di Bra i locali che in passato ospitavano la colonia alpina “Giorgio Frassati” nei boschi in cima alla montagna, in una zona molto tranquilla. Qui nasce il centro psico-oncologico. L’alta specializzazione, la collaborazione con le migliori università ed i centri di ricerca lo pongono all’avan­guardia della scienza medica. La casa dispone di dodici ca­mere con bagno, una cucina comune professionale, un refettorio, una biblioteca e una sala “congressi”. Inoltre ci sono due grandi terrazze esterne. L’obiettivo è quello di offrire un punto di riferimento per chi vuole affrontare la malattia come ha fatto Chiara.

A luglio 1974 è stato inaugurato il monumento dello scultore braidese dedicato ai “Piemontesi nel Mondo” grande e ammiratissima opera in bronzo. A distanza di quarant’anni dall’inaugurazione del monumento ancora una generosa donazione dell’artista: ventuno ritratti a tecnica mista, da lui realizzati, dedicati a personaggi storici, politici, scrittori, artisti, scienziati, religiosi e santi italiani, come arricchimento culturale turistico del Monumento, sistemati nel salone polivalente. Sono rappresentati, tra gli uomini politici: Camillo Benso conte di Cavour, Vittorio Emanuele II, Quintino Sella, Giovanni Giolitti, Luigi Einaudi; tra gli scrittori Vittorio Alfieri, Sil­vio Pellico, Antonio Fogaz­zaro, Cesare Pavese, Primo Levi, Beppe Fenoglio, Gio­vanni Arpino; tra gli artisti Davide Calandra, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Felice Casorati; tra gli scienziati Carlo Giuseppe Bertero, Ascanio Sobrero, Rita Levi-Montalcini; tra i religiosi e santi San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giovanni Bosco; ogni ritratto è corredato da una breve nota biografica.

Dopo la morte dell’adorata Chiara, la famiglia Rasetto si rivolge allo scultore Chiesa per una grande opera in suo ricordo. Nasce un bozzetto e dopo anni di lavoro, finalmente l’opera è pronta per la fusione e la collocazione. Il maestro Gioachino Chiesa con il grande sostegno della sorella Margherita, anche lei artista, riesce a sintetizzare tutto il suo percorso artistico. Il risultato è di una bellezza sconvolgente.

Ricordiamo che il Maestro ha donato tutti i gessi delle sue opere al comune di Santa Vittoria, paese di origine della sua famiglia, alla città di Bra ha donato tutte le sue opere originali, mentre l’opera in bronzo del pianista è esposta al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, in piazza Bodoni.

A tutti l’invito di una gita a San Pietro Val Lemina e naturalmente per la Gipsoteca a Santa Vittoria D’Alba, oppure per l’opera dedicata alla ritirata degli alpini dalla Russia, nel cimitero di Bra e per il monumento a Padre Pio da Pietralcina sul sagrato della chiesa barocca dei frati francescani in piazza della Rocca a Bra.

A cura di Remo Bertello