Dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri lo scorso 21 novembre e l’ok definitivo del Senato il 29 dicembre, la Legge di Bilancio 2023 del Governo è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed è entrata in vigore. Sono molte le misure che riguardano l’agricoltura:
Fondo Sovranità Alimentare: 100 milioni di euro per la tutela e il sostegno alle filiere produttive nazionali.
Innovazione in agricoltura: 225 milioni di euro per incrementare la produttività del settore con le migliori tecnologie e la ricerca.
Sostegno alle famiglie: 500 milioni per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte delle persone in condizioni di difficoltà.
Pesca: 8 milioni nel 2023 per il Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2022-2024 e 12 milioni di euro per il Fondo di solidarietà e dell’acquacoltura.
Tasse e giovani: decontribuzione in favore della categoria di imprenditori agricoli ed esonero contributivo per le assunzioni di giovani under 36 anni, donne e beneficiari del reddito di cittadinanza.
Fondi per le imprese agricole: 20 milioni a sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile.
Tasse e agricoltori: esenzione Irpef su redditi dominicali e agrari per coltivatori diretti e imprenditori agricoli.
Tasse-agricoltura e pesca: credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per imprese agricole, della pesca e dell’agroalimentare.
Controllo della fauna selvatica: piano straordinario di cinque anni per la gestione e il contenimento e più risorse per i danni causati dagli ungulati.
Semplificazione: interventi coordinati con il ministero del Lavoro per agevolare le assunzioni da parte delle imprese agricole.
Garanzie per gli agricoltori: 9,5 milioni di euro per garantire il sistema assicurativo in caso di alluvioni, gelo, brina e siccità.
Sostenibilità ambientale: autorizzazione e sostegni economici alla raccolta del legname depositato nell’alveo dei fiumi e sugli arenili.
Fondi per la ricerca: 9 milioni per proteggere la produzione di agrumi dalle patologie.
Lavoro: misure di contrasto allo sfruttamento e al caporalato.
Efficienza: 30 milioni per le attività di competenza del ministero dell’Agricoltura, in particolare su ricerca e sperimentazione in campo agricolo.
Crescita: 80 milioni per il sostegno e lo sviluppo delle imprese del settore agricolo, agroalimentare e ittico.
Difesa prodotti italiani: assunzione di 300 funzionari per l’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi e più 120 carabinieri per la salvaguardia agroalimentare.
Sostegno per l’ippica: 9,4 milioni di euro in più al Fondo per il funzionamento degli impianti ippici.
La parola a Cia Cuneo
Cosa ne pensa Cia Cuneo sulle misure fiscali previste dalla Legge di Bilancio per l’agricoltura?
“In generale è un giudizio positivo, ma cauto, in quanto, soprattutto per quanto riguarda le nuove norme introdotte, è necessario che vengano rese attuabili in tempi brevi. E alcune hanno anche bisogno dell’autorizzazione dell’Unione Europea”.
Gli aspetti positivi? “La riconferma dell’esonero contributivo per le assunzioni di giovani under 36 anni, delle donne e di chi percepisce il reddito di cittadinanza. Così come la decontribuzione previdenziale degli imprenditori sotto i 40 anni di età e l’esenzione Irpef sui redditi dominicali e agrari. Bene anche il credito di imposta fino al 31 marzo per l’acquisto di carburante da parte delle aziende agricole. Molto importante e corposo è il fondo innovazione – 225 milioni di euro ripartiti su tre anni – da utilizzare per interventi concreti: ad esempio il risparmio dell’acqua irrigua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche nei trattamenti delle colture”.
C’è qualcosa che non va nella Finanziaria? “Restano alcune perplessità sul come è stato inquadrato il lavoro occasionale che amplierebbe la platea delle persone interessate venendo incontro alla richiesta di manodopera, ma non semplificherebbe più di tanto gli adempimenti a carico delle aziende”.
– Filomena Sammarco – Vicedirettore e responsabile provinciale dell’area amministrativa e lavoro
E invece cosa ne pensa Cia Cuneo su alcuni degli aspetti più tecnici legati al mondo agricolo messi in campo dalla Manovra?
“Come è ormai noto i punti deboli delle filiere sono l’anello iniziale – il produttore – e quello finale, cioè il consumatore. Ben venga quindi, attraverso il Fondo Sovranità Alimentare, l’aiuto concreto a queste catene del valore in crisi che, in questo modo, hanno la possibilità di risollevarsi e di rafforzarsi. In particolare nella nostra zona abbiamo i settori della frutta e della carne bovina di Razza Piemontese ormai allo stremo. Inoltre, sul fronte consumatori sono importanti le risorse stanziate per le famiglie in difficoltà economica. I sostegni, però, si devono poter ottenere in tempi rapidi. Poi, non siamo contrari ai controlli sulla qualità delle produzioni. Chi se ne occupa, infatti, le tutela e ci dà una mano. Anche se, comunque, le aziende già devono rispettare le regole dei percorsi di certificazioni esistenti grazie alle quali viene salvaguardata la salubrità dei prodotti”.
Una critica? “Il Fondo per garantire il sistema assicurativo degli agricoltori in caso di calamità naturali integra quanto esisteva prima, ma non è sufficiente viste le continue avversità provocate dai cambiamenti climatici. Oltretutto una parte di quelle risorse le pagano già gli imprenditori del comparto attraverso il 3% finanziato con i contributi della Politica Agricola Comune”.
– Silvio Chionetti – Vicedirettore e responsabile dell’area tecnica provinciale