Luci e ombre sul nuovo contratto per il Servizio ferroviario regionale

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Luci e ombre sul nuovo contratto per il Servizio ferroviario regionale secondo il Coordinamento mobilità integrata e sostenibile del Piemonte. I rappresentanti Fulvio Bellora, Claudio Menegon, Davide Arminio e Claudio Bertalot auditi in Commissione Trasporti, presieduta da Alberto Avetta, hanno sostenuto che molte condizioni pattuite da Regione e Trenitalia non solo non ritornino a una situazione pre Covid, ma siano addirittura peggiorative.

Come nota positiva invece gli auditi hanno riconosciuto la durata decennale del nuovo contratto Sfr, che consente una stabilità per il futuro, e l’investimento in nuovi convogli, aspetti che però devono rappresentare un punto di partenza per un’inversione di tendenza.

“I fondi stanziati previsti sono 135 milioni di euro per i primi due anni e poi 152 milioni dal 2024, siamo sui livelli del contratto precedente ma prima il servizio era più capillare, senza i tagli compiuti durante la pandemia”, afferma Fulvio Bellora. “Non comprendiamo, poi, perché non sia stata fatta richiesta di fondi del Pnrr per l’acquisto diretto di convogli, e nello stesso modo non sia stato richiesto un aumento del contributo del Fondo Nazionale Trasporti”.

Fra le proposte per migliorare il servizio il Coordinamento ricorda innanzitutto la necessità di ripristinare il servizio ai livelli pre Covid, di accelerare l’integrazione fra mezzi di trasporto per migliorare una mobilità sostenibile, di riattivare le linee ferroviarie sospese con un modello di esercizio adeguato.

Sono poi intervenuti con domande e osservazioni numerosi commissari.

Gianluca Gavazza (Lega) ha riflettuto sul valore baricentrico e strategico di Chivasso per i collegamenti regionali e si è rallegrato per la recente riattivazione della linea Asti-Chivasso, nell’ambito del progetto “Binari senza tempo” che rilancia il turismo sostenibile.

Silvio Magliano (Moderati) ha ricordato l’importanza del tema dell’accessibilità del trasporto pubblico per i disabili e Monica Canalis (Pd) ha chiesto le idee del Comitato per il futuro Servizio ferroviario. La loro ricetta è: rinnovamento del parco rotabile, acquisto di treni ibridi e recupero di convogli ex Gtt di proprietà della Regione che consentirebbero di ridurre un costo del contratto con Trenitalia.

Sean Sacco (M5s) ha chiesto cosa freni la Regione nell’investire in biglietti e abbonamenti unici per tutto il territorio regionale e per tutti i vettori, mentre Francesca Frediani (M4o-Up)  ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà degli studenti e proposto la creazione di un tavolo di lavoro fra Regione, Ufficio scolastico regionale e associazioni per trovare soluzioni alle problematiche del trasporto di questa specifica categoria di utenti.

Precisazioni sulla linea sospesa Saluzzo-Savigliano sono state date da Paolo Demarchi (Lega) che ha ricordato come si stia lavorando con l’assessore regionale ai Trasporti per ridare alla tratta un servizio continuativo. Soddisfazione per la durata decennale del nuovo contratto per il Sfr, per i nuovi convogli e la promessa dell’abbassamento dell’età media degli stessi è stata espressa da Michele Mosca (Lega), che in merito alle linee sospese ha chiesto agli auditi se sono in possesso di studi sull’utenza che usava tali servizi e sulle reali esigenze di ripristino. Aggiornamenti in merito al collegamento Acqui Terme-Ovada-Genova sono stati richiesti da Domenico Ravetti (Pd) e infine Mauro Fava (Fi) ha chiesto un parere sull’elettrificazione della Torino-Aosta nell’area di Ivrea.