È la settimana delle centenarie a Costigliole. Dopo Marta Rinaudo, a raggiungere l’ambito traguardo del secolo di vita è stata venerdì Maddalena Gili, conosciuta da tutti come “Seconda” (nome scelto nel quartiere per distinguerla dalla cugina omonima, di qualche anno più grande).
A portarle i saluti durante le ore della festa nella sua casa nel borgo antico del paese il sindaco Fabrizio Nasi, l’assessora alla Cultura Paola Anghilante e il vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo, in visita pastorale alla parrocchia. Con tutti la padrona di casa ha dimostrato grande ospitalità e gratitudine, non disdegnando qualche bella canzone, tra cui la sua preferita “Tutte le mamme” di Claudio Villa. A festeggiare al suo fianco i parenti più stretti.
Nata alle 13,30 del 13 gennaio 1923, Maddalena Gili studiò da sarta e, concluso l’avviamento, si ritrovò nel pieno della guerra. Per anni con la madre si dedicò al lavaggio delle uniformi dei soldati impegnati al fronte, in particolare quelli del Battaglione Saluzzo. «Spesso arrivavano piene di pidocchi e dovevamo bollirle a casa. Poi le sciacquavamo nel bedale nei pressi del cimitero e non badavano alle temperature: in pieno inferno, piegate sulla riva, è capitato anche di rompere il ghiaccio per ricavare l’acqua con cui strigliare le divise» racconta.
Si sposa il 26 dicembre 1948 con Cucchietti Giuseppe (“Tancin”). Ha avuto tre figli: Marisa, Adriano (mancato il giorno di Natale nel 1969 per una meningite fulminante) e Daniele, da 40 anni docente dell’istituto Bertoni di Saluzzo.
“Seconda” Gili vive tuttora nella casa di famiglia, forse la più antica di Costigliole: ricavata in quella che era un’antica torre della cinta muraria della città fortificata, si muove ancora agilmente tra i quattro piani della sua dimora, in una dimensione che sembra quasi fuori dal tempo.