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Il primo Macintosh: con Jobs nel futuro

Quasi quarant’anni fa il lancio dell’iconico computer di Apple che ha aperto una nuova epoca

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1984, il 24 gennaio l’evento a Cupertino (Usa)

Quasi quarant’anni fa – esattamente trentanove – il 24 gennaio 1984 un giovane Steve Jobs in doppiopetto blu e papillon verde presentava alla platea degli azionisti di Apple riuniti a Copertino (California) il primo, rivoluzionario modello Macintosh. Il computer aveva lo schermo quadrato, era decisamente più piccolo e leggero di quelli che si era abituati a vedere fino a quel momento sul mercato e, soprattutto, mostrava un’interfaccia del tutto inedita. Se i vecchi pc mostravano sullo schermo una serie di criptici comandi che solo chi conosceva il linguaggio Dos poteva governare, il Macintosh permetteva a chiunque di scoprire le meraviglie della tecnologia grazie al suo mouse, ai menù a tendina e alle icone trascinabili sullo schermo. A proposito, dopo l’accensione quel giorno l’invenzione di Jobs mostrò al pubblico la scritta «Insanely great!», suscitando un grande entusiasmo. Il costo di allora equivaleva più o meno a 6mila dollari di oggi. Sul mercato americano però il successo fu notevole. In Italia ci volle un po’ più di tempo, ma oggi sappiamo che quella era una visione sul futuro. Fino all’iPhone.

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