Ad Alba la Zona H ora è più sicura grazie a nuove telecamere. È stata, infatti, completata la prima postazione del progetto “bici sicure”, con l’installazione di nuove telecamere collegate alla Centrale operativa della Polizia Municipale con l’obiettivo di favorire la sicurezza delle bici e incentivarne l’uso.
In città le telecamere già funzionanti per la videosorveglianza sono circa 50, oltre ai portali che osservano gli ingressi e le uscite degli autoveicoli e ne controllano automaticamente gli aspetti assicurativi e di collaudo.
«Un obiettivo dell’Amministrazione è aumentare la sicurezza – spiegano gli assessori comunali alla Mobilità Massimo Reggio e alla Sicurezza Lorenzo Barbero – e verrà attuato anche in chiave di mobilità sostenibile. Il progetto sicurezza consiste nell’installazione, in alcune zone sensibili della città, oggi sprovviste, di telecamere collegate direttamente alla rinnovata centrale di controllo della Polizia Municipale di Alba. L’idea alla base del progetto di mobilità è quello di ritenere un concreto incentivo all’uso della bicicletta il fatto di poterla lasciare in un luogo videosorvegliato per evitare furti o danneggiamenti».
«Nella Zona H in cui sono già stati costruiti due campi sportivi – aggiunge il sindaco Carlo Bo -, sta per partire il cantiere per il nuovo centro a supporto della disabilità ed è prevista anche la realizzazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco, realizzando quindi un polo strategico per i servizi e per i giovani. Nella riqualificazione dell’area si è ritenuto importante puntare anche sulla sicurezza. Il prossimo obiettivo, da realizzare in tempi brevi, è quello della stazione ferroviaria in piazza Trento e Trieste che verrà dotata di videosorveglianza e di stalli “bici sicure”. A seguire, un altro punto importante sarà il piazzale Dogliotti, dal Terminal dei pullman. Tra le altre zone individuate ci sono anche il parco Tanaro, piazza Pertinace e piazza Garibaldi».
Infine, l’Amministrazione ha dato avvio allo studio di un regolamento comunale per consentire ai privati di installare videosorveglianza a loro tutela anche su affacci pubblici, convenzionata e inserita nel sistema comunale.