Biathlon – Bravissimo Marco Barale: è 17° nella Sprint agli Europei

0
1
Marco Barale

Ai Campionati europei di biathlon 2023 in corso a Lenzerheide, Svizzera, da segnalare la bellissima prestazione del piemontese Marco Barale, 17º al traguardo con un errore nella sessione di tiro in piedi e un distacco dalla vetta di 1’03”1. Il cuneese, classe 2003, che ha esordito in IBU Cup appena una settimana fa, è stato il migliore degli azzurri.

Back-to-back di assoluto valore per il norvegese Erlend Bjoentegaard. Il trentaduenne veterano norvegese, con una prestazione maiuscola sia sugli sci che al tiro (zero per lui), si riconferma campione europeo nella Sprint, dopo il titolo ottenuto nell’edizione 2022.

Unico a scendere sotto i venticinque minuti (24’57”3 il tempo finale), il tre volte podio individuale in Coppa del Mondo ha condotto una gara tatticamente perfetta che gli è valsa la quinta medaglia d’oro in questa competizione, la terza a livello individuale.

E’ festa Norvegia nel Canton Grigioni con la piazza d’onore conquistata dal ventiquattrenne Vebjoern Soerum staccato di 11.5 dalla testa. Il giovane atleta scandinavo, infatti, nonostante due errori nella sessione di tiro in piedi, ha dominato sugli sci stretti, facendo segnare al traguardo il miglior tempo, con oltre 20” di distacco sul tedesco Philipp Nawrath, bronzo odierno a 43” netti da Bjoentegaard, con due errori equamente divisi al poligono e secondo per tempo di percorrenza in pista.

Quarto, per un’incollatura, il lettone Andrejas Rastorgujevs, ad un solo secondo dal gradino più basso del podio, con un errore nella sessione di tiro in piedi e quinto, anch’egli per pochissimo, solo 1”9 di ritardo dal podio, il tedesco Dominic Schmuck, autore di una prova senza errori al poligono.

Più indietro gli altri italiani. Cedric Christille, autore di un’ottima prova al poligono (zero per lui) è 44º a 2’15”4 dalla testa, avendo pagato dazio sugli sci, David Zingerle, invece, chiude 51º con un errore in piedi e 2’26”6 di distacco al traguardo. Questi tre azzurri sono quindi riusciti a qualificarsi per la pursuit. Nicola Romanin, invece, complici ben cinque errori al poligono (3 a terra e 2 in piedi) chiude la gara al 82º posto con 3’31”2 di ritardo.

c.s.