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Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove in visita alla Casa di reclusione “Giuseppe Montalto”

Il sindaco Carlo Bo: “Il carcere deve essere ristrutturato e rimesso in funzione prima possibile e gli agenti adeguatamente formati per poter gestire gli utenti attuali”

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Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove ieri, domenica 29 gennaio, ha visitato la Casa di reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba per portare la solidarietà e la vicinanza del Governo agli agenti della Polizia penitenziaria rimasti feriti alcuni giorni fa durante una rissa tra detenuti all’interno della struttura. 

Alla visita erano presenti, oltre al sindaco Carlo Bo, l’onorevole Monica Ciaburro, il Provveditore di Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Rita Monica Russo, il direttore reggente del carcere albese Giuseppina Piscioneri e il commissario capo della Polizia penitenziaria della struttura Ramona Orlando.

Il sottosegretario Delmastro ha annunciato alcune novità per gli istituti penitenziari italiani: 1.000 assunzioni oltre a quelle già programmate, un direttore e un comandante di polizia penitenziaria per ogni carcere e non più a scavalco, un piano da 84 milioni di euro per l’edilizia penitenziaria. Per quanto riguarda Alba, ha assicurato che, dopo l’appalto e i lavori propedeutici, è tutto pronto per l’avvio del cantiere.

 

Il sindaco Carlo Bo: “Massima solidarietà agli agenti feriti all’interno della Casa di reclusione e per il lavoro che devono affrontare quotidianamente. L’evento di qualche giorno fa è certamente spiacevole, ma è chiaro che non potevano che esserci problemi nel momento in cui sono arrivati qui alcune decine di internati con delle problematiche di natura psichiatrica, perché il personale non è formato per poter gestire queste criticità. Tutto questo in una struttura solo in minima parte riaperta e che attende da gennaio 2016 i lavori di ristrutturazione per poter tornare a pieno regime. Da quando il carcere è chiuso sono venuti qui i rappresentanti di diversi Governi, ma la situazione non si è mai sbloccata. Alba non vuole perdere altri servizi, come è stato per il Tribunale e la Guardia di finanza, e si batterà per avere di nuovo l’istituto in funzione. Ci auguriamo che il cronoprogramma annunciato di ottobre 2023 per la fine dei lavori venga rispettato”.