“Demansionata e infine licenziata dopo il congedo di maternità dall’azienda a cui ha dedicato 18 anni della sua vita. È la vicenda di Katia Pellegrino, l’ennesima storia di discriminazione sul lavoro di una donna che sceglie di diventare madre. Difficile, di fronte a casi come questo, accettare le invettive della destra sulla famiglia e sulla natalità, così come l’affermazione della Presidente Meloni di aver infranto il soffitto di cristallo. In che modo il Governo pensa di sottrarre le donne alla ricattabilità? Grazie a un nostro emendamento alla manovra, è stato approvato il sesto mese di congedo parentale paritario, ma la vera soluzione è un congedo di paternità obbligatorio e di lunga durata. Su questa proposta e su ogni progetto di riduzione dei contratti precari saremo pronti al dialogo, il resto è propaganda” – dichiara il Vice-capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.
“Emmecitecnica ha avuto l’arroganza di affermare di aver licenziato Katia per giusta causa, con l’assurda giustificazione dei rincari energetici. La verità è che si tratta di un licenziamento doppiamente discriminatorio: di una donna che ha scelto di avere figli, di una lavoratrice che ha scelto di essere delegata per una sigla sindacale” – prosegue Grimaldi. – “Il lavoro e i suoi diritti ancora una volta vengono calpestati da padroni senza scrupoli a cui non viene mai chiesto conto di ciò che fanno. Qual è su questo la posizione del Governo?”