Al Pronto Soccorso di Savigliano arriva l’infermiere supervisore

Un ruolo istituito sperimentalmente, con il compito di agevolare monitorare i pazienti in carico e agevolare i percorsi e i rapporti con utenti e parenti

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Si chiama “nurse supervisor”, infermiere supervisore ed è un nuovo ruolo istituito e in via sperimentazione, per ora presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Savigliano.

Le dinamiche di sovraffollamento, che si sovrappongono all’attività routinaria in un Pronto Soccorso DEA che ha di nuovo superato i 40 mila passaggi nel 2022, richiedevano un intervento organizzativo per affrontare alcune evidenti difficoltà cui andavano incontro sia gli utenti sia gli operatori, con un peggioramento del clima lavorativo e quindi del livello di conflittualità. “L’organico della Struttura – spiega Mario Raviolo, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza dell’Asl CN1 – richiederebbe 12 medici oltre al responsabile invece oggi ne abbiamo 4, per il resto facciamo affidamento a cooperative, per garantire i turni, con due medici la notte e tre di giorno. Già dopo i primi giorni con l’infermiere supervisore si vedono miglioramenti, nel monitoraggio dei pazienti in attesa, di quelli visitati ma in attesa di completare il percorso, in fase di dimissione o di ricovero.”

Anna Basso è il direttore del DIPSA (Direzione delle Professioni Sanitarie): “Il nurse supervisor – spiega insieme alla coordinatrice del Dipartimento, Cinzia Pasquini – ha la funzione di monitorare l’attività rispetto ai pazienti in carico e di fluidificare i percorsi, migliorando l’interfaccia con l’utenza e i parenti, anche per il percepito dell’attesa. In questo modo migliora anche il clima lavorativo, l’appropriatezza e si prevengono errori.” In pratica occorre lavorare sulla motivazione del personale e creare nuovi modelli di organizzazione.

L’azienda ha messo in piedi anche altre azioni, come l’aumento dei posti letto in OBI e nelle Medicine. “A Savigliano – spiega il direttore sanitario di Presidio Giovanni Siciliano – i posti letto nella Medicina Interna sono passati da 40 a 54, a Saluzzo da 24 a 30. Resta la difficoltà di dimissione, spesso per carenza di una rete di supporto sia per il rientro del paziente a domicilio sia per il ricovero in altre Strutture. Consideriamo che a Savigliano, ospedale spoke quindi plurispecialistico, affluiscono i casi più complessi, insieme ai numerosi codici verdi, ma a tutti occorre dare una risposta adeguata.”

Soddisfatta di questa prima fase del progetto Sonia Zoanetti, direttore sostituto della Struttura di Medicina d’Urgenza: “Possiamo già toccare con mano qualche miglioramento, grazie all’agevolazione dei percorsi del paziente. Soprattutto gli aspetti di comunicazione e di relazione con utente e parenti sono importanti.”

Erano presenti alla conferenza stampa anche la coordinatrice della Struttura Chiara Grisotto e una infermiera supervisor di turno, Daniela Pagliero