La Struttura Semplice Cure Palliative e Hospice ripropone dal 16 febbraio una seconda edizione del percorso terapeutico di elaborazione del lutto “Segnavia”, rivolto ai familiari di persone assistite in Hospice e presso il proprio domicilio che attraversano un tempo marcato dalla separazione. L’iniziativa è stata condivisa e sostenuta dal responsabile della Struttura Cure Palliative Bruno Durbano e dal direttore della Psicologia, Maurizio Giuseppe Arduino, oltre ad essere requisito necessario e parte integrante degli elementi caratterizzanti la rete locale delle cure palliative.
L’obiettivo di questo percorso è legato all’esigenza di attivare risposte costruttive al dolore dopo la perdita di una persona cara. Favorendo dinamiche rielaborative con un approccio di tipo relazionale, al fine di ascoltare la propria sofferenza e raccontarla in condivisione con altre persone.
“Esplorare questo mondo sommerso – spiegano i referenti del progetto – permette di approfondire ciò che a volte difficilmente affiora e talvolta condiziona in modo significativo la vita di chi resta: la fatica degli addii non sempre trova strade facilmente percorribili. Il lutto non è una malattia, ma la sua interruzione nel processo di evoluzione può diventare sintomatica. Essere accompagnati a vedere la perdita anche come un’opportunità di trasformazione può permettere di individuare risorse interiori e utilizzarle per lenire quel dolore”.
Con “Segnavia” ci si ispira alla traccia di vernice colorata, di solito rossa e bianca, che in montagna viene lasciata su piante o rocce per indicare la strada agli escursionisti.
Tale iniziativa si aggiunge agli interventi psicologici individuali di elaborazione del lutto già attivi presso le sedi di Cuneo, Mondovì, Ceva, Saluzzo e Savigliano del Servizio di Psicologia dell’ASL CN1.