Si aprirà a giorni un nuovo bando del Comune di Cuneo per rinnovare le graduatorie per l’assegnazione in locazione degli alloggi di edilizia sociale disponibili. Un atto dovuto e atteso, dal momento che il bando precedente risale al 2014: la graduatoria è ancora in vigore ma è invecchiata. Il procedimento, che seguirà i requisiti definiti dalla legge 3/2010, sarà gestito dall’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Sud (Atc), in convenzione con il Comune di Cuneo. Ne verrà data ampia comunicazione e pubblicità.
Del bando e di edilizia sociale si è parlato nella Commissione consiliare che si è riunita il 6 febbraio, presieduta dal consigliere Erio Ambrosino. Alla riunione è intervenuto il direttore dell’Atc, Alessandro Lovera, che ha illustrato la situazione dell’edilizia sociale nel Comune di Cuneo.
Si tratta di un patrimonio di 787 alloggi, di cui 615 di proprietà dell’Atc e 172 del Comune, affidati in gestione all’Agenzia. Oltre il 92% sono occupati, mentre 58 sono fermi al momento: per alcuni sono in corso le procedure di assegnazione; 5 sono destinati a un progetto per i senza fissa dimora, gestito dal Consorzio socio assistenziale del Cuneese; sono invece una decina gli alloggi bisognosi di pesanti interventi di ristrutturazione. L’Atc sta cercando possibili soluzioni per reperire i fondi necessari. La percentuale di morosità è del circa 20% a Cuneo (sale al 25% sul territorio Atc Piemonte Sud), per circa la metà incolpevole. Non si registrano situazioni di appropriazione impropria.
Difficile prevedere al momento quale sarà l’adesione al bando. Nel 2014 la graduatoria comprendeva 405 candidati, ha spiegato il dirigente Giorgio Rinaldi, ed è stata smaltita fino 304° posto per gli alloggi piccoli, al 270° per quelli di medie dimensioni e al 171° per quelli grandi (cucina e tre locali). I nuclei bisognosi di alloggio hanno spesso famiglie numerose, ha spiegato Rinaldi, mentre la maggioranza degli alloggi sono medio-piccoli.
Il problema abitativo resta forte anche sul territorio cuneese. L’Amministrazione già in passato ha adottato tutte le misure a disposizione, da un lato, per scoraggiare i proprietari a tenere vuote le seconde case, dall’altra per incoraggiare le locazioni.
“Servirebbe un grande lavoro sulla costruzione della fiducia tra proprietari e affittuari” ha detto in Commissione la sindaca Patrizia Manassero, anticipando che il tema della casa tornerà nella discussione di una prossima riunione della Commissione consiliare, con la presentazione della fase sperimentale del progetto “Communal living”. Risorse del Pnrr saranno dedicate a restituire un centinaio di unità abitative di edilizia sociale entro il 2026. Ma data la complessità e la delicatezza del problema abitativo, l’intenzione è di convocare gli “stati generali sulla casa”, un momento di confronto tra tutti gli attori attivi nel cercare soluzioni alla problematica abitativa, tassello fondamentale per affrontare le questioni occupazionali e sociali.