È tornato a fare punti l’Atletico Racconigi che, dopo alcune settimane difficili, ha strappato domenica un pareggio importante sul difficile campo del Busca nella ventesima giornata del girone C di Promozione.
Ai nostri microfoni, mister Ettore Cellerino commenta così: “Nel complesso è stata una buona prestazione. Tutti e venti i ragazzi hanno avuto un atteggiamento diverso rispetto alle ultime uscite, con uno spirito più propositivo. Credo sia un buon pari, ma non è tanto il punto in sé a farmi contento. Per me ciò che conta è che possa servire ai ragazzi soprattutto a livello psicologico. In questi momenti, il rischio di avere dei blocchi mentali e delle insicurezze è naturale che si creino: quando prendi un gol, è come se ne avessi presi tre. Spero che i ragazzi trovino la consapevolezza di essere un bel gruppo e una bella squadra”.
Il tecnico cerca poi di leggere con razionalità il periodo vissuto dai suoi: “Una premessa: le ultime due gare, perse entrambe 3-0, hanno prodotto due risultati davvero bugiardi. In entrambi i casi, meritavamo di chiudere in vantaggio il primo tempo e invece siamo sempre andati a riposo sotto di un gol, subito al primo tiro buono. Quando succedono queste cose, poi torni in campo meno sereno e, se non sei in fiducia, rischi di crollare, come accaduto. In periodi come questi, devono essere anche gli episodi a darti una mano”.
Impossibile non pensare anche ai tanti infortuni affrontati: “Faccio una battuta, ma per assurdo credo sia un’affermazione anche veritiera: alcuni miei giocatori hanno fatto più ecografie che allenamenti. Quest’anno va così. Voglio dare un dato: pur essendo tra le squadre con l’età media più alta, oggi siamo secondi nella classifica per l’utilizzo dei fuori quota, perché stabilmente giochiamo con 5-6 giovani in campo. Pur ringraziando i ragazzi della Juniores per il contributo che ci stanno dando, non posso non notare che la squadra che avevamo immaginato dopo il mercato invernale non è in realtà mai esistita. È un elemento obiettivo, che non si può ignorare”.
Non mancano, però, anche i demeriti: “Tra le cose che ci possiamo rimproverare, inserisco senza dubbio le tante espulsioni subite: quando già devi fronteggiare i tanti infortuni, sarebbe importante non complicarsi la vita ulteriormente. Ai miei ragazzi, però, non posso davvero dire nulla e, in questo quadro, ci tengo pubblicamente a ringraziare tutta la dirigenza, in primis presidente e direttore sportivo, perché ci è sempre stata vicina, nonostante il nostro operato sia stato fin qui indubbiamente negativo. La salvezza? Mancano 30 punti, quindi tutto è possibile. Sicuramente sarà dura, anche per la regola degli otto punti, ma ci proveremo fino all’ultimo, con l’obiettivo minimo di disputare i playout”.