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Un concerto dedicato a Giovanni Ferrua

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Nel 180° della nascita del compositore cheraschese Giovanni Ferrua (1843-1919), sabato 25 febbraio Cherasco ospiterà il concerto dal titolo “La Belle époque approda a Cherasco”, première assoluta a 432 hz.

L’appuntamento rappresenterà l’inizio della stagione concertistica dell’Associazione Amici dell’organo Pierino Regis, che con il Comune di Cherasco e l’Associazione Cherasco Cultura ha organizzato l’evento. A partire dalle ore 21,00 sul palco del Teatro Salomone saliranno Dominika Zamara (soprano), Stefano Gambarino (tenore), Andrea Stefenell (pianoforte), Igor Bergese (viola); quest’ultimo è anche l’ideatore del concerto. Gli artisti daranno vita non solo alla musica, ma anche faranno rivivere una parte della storia della città di Cherasco.

A farla da padrone sarà la grande musica di Giovanni Ferrua, di cui ricorre il 180° dalla nascita e quale omaggio migliore se non proponendo la sua musica?

L’oblio era caduto su questo grande compositore, ma grazie a un meticoloso lavoro del maestro Bergese oggi possiamo ancora godere di questa splendida musica, che celebra la storia della sua città natia. «L’opera Adalgisa di Manzano (1876) è il simbolo musicale di Cherasco, – spiega Igor Bergese – città di cui si narra spesso nei romanzi di Gina Lagorio, in quanto ne celebra la nascita come libero Comune nel 1243».

Sabato 25 si potrà quindi ascoltare un duetto tra Sinfredo di Monfalcone e Adalgisa di Manzano (due famiglie in lotta perpetua) con estratti dalla scena seconda del primo atto e un’aria del tenore “Bella divina immagine”. Oltre a questo, tre romanze: “Esser vorrei…!”, “Vieni al mare”, “Se tu non tornassi!”, che valsero al Ferrua un premio internazionale vocale consegnato dal celebre compositore Francesco Paolo Tosti.

Accanto alle composizioni di Ferrua, si potranno ascoltare un prezioso documento sonoro di Gina Lagorio e una chicca compositiva del maestro Bergese.

L’ingresso al concerto è libero.

Scheda biografica di Giovanni Ferrua

Nasce a Cherasco il 31 maggio del 1843 e frequenta giovanissimo i corsi di musica della locale Società Filarmonica. A 12 anni sostituisce già l’organista della chiesa di S. Pietro. Nel 1863 si iscrive al Liceo Musicale di Bologna e diviene allievo dei maestri Giuseppe Busi e Antonio Fabbri. Viene nominato all’unanimità “compositore onorario” nel 1866, dopo due severe prove d’esame (Fuga a 5 voci e Qui tollis) alla Reale Accademia Filarmonica di Bologna all’età di vent’anni e riceve alti encomi dal Sindaco conte Pepoli. Nel 1872 viene acclamato Maestro Direttore della Società Filarmonica di Cherasco, carica che terrà fino alla morte nel 1919. Violinista, pianista e organista svolge attività di insegnante e compositore. Fonda la Società del quintetto in Cherasco e diffonde, tra i primi in Italia, la musica di Johann Strauss junior, trascrivendone le opere. Compone cinque opere liriche accolte con successo al Teatro Alfieri di Torino, al Circolo degli Artisti, a Venezia, all’Opera Comique di Parigi e in altre parti d’Italia. Analogamente si diffonde la sua musica sacra, che attraversa tutta l’evoluzione della liturgia cattolica ottocentesca fino al cecilianesimo. L’opera Adalgisa di Manzano (1876) è il simbolo musicale di Cherasco, di cui si narra spesso nei romanzi di Gina Lagorio, in quanto ne celebra la nascita come libero Comune nel 1243. A Londra ottiene un premio internazionale vocale consegnato dal celebre F. P. Tosti, con un fascicolo di romanze, tra le quali Esser vorrei…!!, Vieni al mare, Se tu non tornassi! che verranno interpretate il 25 febbraio al teatro Salomone. Muore il 13 febbraio 1919. due giorni dopo la morte dell’amatissima moglie Anna Rinaldi. Lasciò un’eredità musicale di notevole interesse storico-filologico, in parte raccolta dal figlio Carlo (1893-1965) anch’egli compositore e didatta e dalla nipote, rinomata cantante Anna Ferrua (1923-1984). Oggetto di studi, ricerche e divulgazione da quasi trent’anni ad opera del compositore e storico musicale Igor Bergese, il quale con meticolosità e passione ha intrecciato le storie dei Ferrua con quella letteraria e familiare di Gina Lagorio, cittadina cheraschese onoraria, nel libro Giovanni Ferrua e Gina Lagorio, una trama avvincente (2019). Il matrimonio nel 1975 della nipote Anna, rinomata cantante perfezionatasi con Gina Cigna e ultima erede della tradizione familiare, con il compositore ebreo austriaco Kurt Sonnenfeld (1921-1997), sfuggito alle persecuzioni razziali nazifasciste, ha aperto nuove prospettive di ricerca e studio nell’ambito della musica concentrazionaria a cura del musicologo Raffaele Deluca.

BaNNER
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