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Intelligenza artificiale ecco come cambierà il modo di ragionare

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Nei giorni scorsi, presso la Cantina Terre del Barolo di Castiglione Fal­let­to, si è tenuta la conviviale interclub per soci e ospiti dei Rotary Club di Alba, Bra e Canale-Roero.
La Cantina Sociale Terre del Barolo, costituita da circa 300 soci vignaioli, è nata nel 1958 per venire incontro alle esigenze del territorio. Nel 2022 è stata ultimata la mo­dernissima struttura, al­l’a­vanguardia anche per quanto riguarda i processi di vinificazione; struttura che, nell’occasione, è stata oggetto di una interessante visita guidata dal direttore Stefano Pesci.

La conviviale, organizzata invece nella sala riunioni, messa a disposizione dalla Cantina stessa, ha visto la chiara ed esaustiva relazione di Bruno Geraci, affermato giornalista e scrittore, sul tema “Nuove tecnologie: grandi opportunità, ri­schi enormi”. Geraci per dieci anni è stato responsabile dei servizi giornalistici della Rai di Torino, dopo aver lavorato per Avvenire, La Stampa e Il Corriere della Sera. Docente di Linguaggi e Psicologia della Comunicazione, ha diretto il master di primo livello per cinereporter e documentaristi dell’Università Pontificia Sa­le­siana. Collabora con quattro atenei statunitensi sull’evoluzione dei nuovi media. Au­tore di romanzi e raccolte di poesie, con il saggio “Co­mu­nicare” ha vinto il Premio Cesare Pavese.

Nella serata targata “Rotary”, il relatore ha presentato la prima vera intelligenza artificiale, la ChatGpt, un software estremamente sofisticato, na­to da una costola di Mi­cro­soft (Open Ai), innovativa e avveniristica, che ha animato la concorrenza. Google ha risposto con la sua proposta di intelligenza artificiale: Bard. Ge­raci ha raccontato come, durante una riunione nella fa­coltà statunitense in cui insegna, abbiano messo alla prova ChatGpt e come questa abbia fornito immediatamente un riassunto dell’incontro nel giro di pochi minuti; tale ap­plicazione si dimostra capace di scrivere poesie, libri, addirittura tesi di laurea im­peccabili e difficili da riconoscere (anche se Google ha già ideato un software che lo fa), realizzare documentari, svolgere mansioni differenti, in­ventare nuove molecole nella farmacopea: insomma, un ventaglio di possibilità potenzialmente infinite. Si può quin­­di pensare che gli uomini possano ormai essere sostituiti dall’intelligenza artificiale in molte attività, ma non bisogna dimenticare che questa intelligenza è legata agli input che riceve a livello software, perché le “machine learning” imparano sì da sole, ma sulla base di ciò con cui entrano in contatto. Le persone, invece, nel dualismo co­noscenza-competenza, sono strutturate per affrontare la conoscenza, quella terra di nes­suno in cui ciascuno si deve addentrare, una ricerca continua affidata alla plasticità del cervello, che si adatta sempre ai nuovi stimoli. Per il­lustrare meglio i progressi del­l’intelligenza artificiale, il giornalista ha proiettato un video, per cer­­ti versi inquietante, in cui un intervistatore – umano, in carne e ossa – dialoga con una “donna”, Anna, creata dall’intelligenza artificiale e in grado di rispondere in modo completo e profondo alle domande.

All’evento, che ha riscosso un grande interesse, hanno preso parte i presidenti dei tre Ro­tary Club promotori – Piera Arata (Alba), Giuseppe Sordo (Bra) e Sergio Sordo (Canale-Roero) -, il governatore incoming del Distretto 2032, Remo Gattiglia e, come graditi ospiti, il presidente della Cantina Terre del Barolo, Pao­lo Boffa, e il direttore, Ste­fano Pesci.

 

L’aiuto ai terremotati di Siria e Turchia

Anche il Distretto 2032, che riunisce i 42 Rotary Club del Basso Piemonte e della Liguria, aderisce all’iniziativa lanciata a livello na­zionale a sostegno delle popolazioni di Siria e Turchia colpite dal recente terremoto. Come spiegano dal Distretto 2032 del governatore Anselmo Arlandini, al mo­mento, nei due Paesi devastati dal tremendo sisma occorrono materiali di prima necessità, ma al contempo bisogna fare i conti con difficoltà di comunicazione e logistiche. L’invio di denaro in loco non è raccomandato. Per questo motivo i Distretti Rotary italiani hanno de­ciso di cooperare con organizzazioni già presenti in Siria e Turchia per intervenire nei luoghi del disastro, fornendo ciò che realmente serve. La proposta è dunque quella di concentrare gli aiuti sotto forma di raccolta fondi che i singoli soci, i club, il Distretto vorranno destinare ad aiuti immediati. L’in­vito del Distretto 2032 è quello di partecipare a questa azione di sostegno e di versare il contributo ai terremotati sul “Fondo Inter­di­strettuale di Solidarietà” indicando nella causale “Terre­mo­to in Siria e Turchia”. Per maggiori informazioni visitare il sito Internet del Distretto: rotary2032.it.