«Molti settori di attività e una sola filosofia»

La famiglia Bertolotto ha inaugurato i nuovi uffici della Paneco ambiente a Borgo San Dalmazzo

0
1

La passione e l’impegno per l’ecologia sono i principi fondamentali su cui si fonda la cultura e filosofia aziendale di Paneco Ambiente da oltre 40 anni.
La Ricerca e lo Sviluppo di Biotecnologie ha avuto inizio negli anni ’70 dalla necessità di ottimizzare lo smaltimento dei letami prodotti dagli allevamenti bovini, attività svolta da generazioni dalla famiglia, capostipite del gruppo, e detentrice di molteplici brevetti e processi produttivi. Negli anni, grazie alla co­stanza e continuità aziendale, si è concretizzata l’idea di sviluppare tecnologie innovative, che trovano applicazione in molteplici segmenti di mercato. Ad oggi, infatti, i prodotti biotecnologici proprietari sono utilizzati in molteplici settori: in agricoltura, zootecnia, nelle industrie e nel campo ambientale. Oggi Paneco Am­biente ha ampliato il raggio di sperimentazione dei propri prodotti ingegnerizzandoli per settori differenti. È riuscita così a lanciare nuove linee, ampliando il proprio mercato. L’a­zienda controlla tutta la filiera produttiva dei propri prodotti e tecnologie, a partire dall’ideazione degli stessi nel laboratorio in­terno di Ricerca e Sviluppo, fino ad arrivare alla commercializzazione grazie a personale impegnato a seguire direttamente le applicazioni.

E tra le tante innovazioni in cantiere, si è aggiunto un ulteriore e significativo tassello: l’inaugurazione della nuova se­de di Borgo San Dalmazzo in via XI Settembre.
A fare gli onori di casa Antonio Bertolotto e la moglie Noris, con i figli Lorenzo, amministratore unico di Paneco Ambiente e Alessia, direttore generale di Marcopolo, entrambi oggi al timone di questa solida realtà che ha tra i principi fondanti il valore della sostenibilità am­bientale, sociale ed economica.
Temi che sono stati al centro degli interventi nel corso dell’inaugurazione, coordinata dall’eclettico attore, mago, motivatore Walter Klinkon, che ha incantato i presenti con il numero del filo: un emozionante momento che è stato capace di trasmettere a chi lo ha guardato l’idea che tanti piccoli frammenti, quando vengono uniti, diventano qualcosa di più grande.

«La storia di Paneco Ambiente», ha sottolineato Giu­liana Cirio, direttore generale Con­findustria Cuneo, «de­scrive appieno le tappe di un’azienda moderna, del futuro, perché in questo luogo si respira una visione che è stata antesignana, dei valori legati alla sostenibilità e all’attenzione per l’ambiente. Temi che 40 anni fa, quando il Gruppo Marcopolo ha iniziato, erano una chimera, un miraggio per tutta l’industria, non solo quella locale… La determinazione di questa famiglia ci ha insegnato che la visione è il motore dell’imprenditore e che vivendo in un momento di transizione, quella ecologica è certamente uno dei tasselli fondamentali per un percorso di avvicinamento ad una industria ideale capace di produrre benessere senza in­quinare, è ormai priorità non più trascurabile».
Matteo Gagliasso, consigliere re­­gionale: «Sono qui oggi per complimentarmi con questa famiglia e per sottolineare l’impegno della Regione Pie­monte a favore dell’ambiente. Il settore dell’agricoltura, è noto, condiziona il riscaldamento globale attraverso le emissioni di gas serra, ma al tempo stesso ne subisce le conseguenze. Il problema del cambiamento climatico affligge l’a­gricoltura insieme alla crescente domanda di risorse, e quindi di cibo. La vostra azienda rappresenta la via da intraprendere e percorrere, perché è oggi che si effettuano scelte non più rimandabili, anche per i nostri territori».

«Noi amministratori», ha ribadito la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, «siamo chiamati a tessere quel filo che tiene legate le comunità, ma soprattutto dobbiamo tornare a dar peso alle parole, al valore della green economy, futuro per le nuove generazioni a cui tutti però dobbiamo partecipare».
Roberta Robbione, sindaco di Borgo San Dalmazzo ha sottolineato: «Considero valore il fatto che un’azienda abbia deciso di fare casa nel nostro comune, di aprirsi in questa area artigianale; di far respirare un’a­ria nuova e sopratttutto che sia promotrice di nuovi progetti per il nostro futuro. E come sindaca considero valore il fatto di fare delle scelte opportune e giuste per il nostro territorio».

«Il valore è certamente centrale nell’economia di gestione delle imprese», ha sottolineato Giu­sep­pe Tardivo, co-fondatore del Campus di Management ed Economia dell’Università di Torino – Sede di Cuneo e presidente della Commissione “Uni­versità, Ricerca e Istruzione” del Consiglio di Indirizzo della Fon­dazione Crt. «E la si ottiene attraverso sinergie con le istituzioni, le imprese e con innovazione». Integrare la sostenibilità in azienda implica un cambiamento del suo modo di operare, che può avvenire solo in modo graduale e con un persistente impegno nel tempo.
«Oggi per me», ha sottolineato An­tonio Bertolotto, patron di Paneco Ambiente, «è il giorno del grazie a mia moglie Noris, ai miei figli Lorenzo e Alessia, a tutti i miei collaboratori e grazie anche a tutti voi che ci avete dato la forza di credere, di continuare a fare».

«Questi nuovi spazi», ha ribadito Lorenzo Bertolotto, amministratore unico Paneco Ambiente, «ci stimolano a proseguire nel percorso mai abbandonato di ricerca e sviluppo volto a studiare sempre nuovi prodotti e soluzioni per contrastare l’inquinamento ambientale, dell’acqua, dell’aria e del terreno».
«Oggi è una giornata importante, significativa, che desideriamo festeggiare», conclude Alessia Bertolotto, partner di Paneco Ambiente, «che mette al centro il valore ed il lavoro caparbio di mio fratello Lorenzo, vero deux ex machina di questo ambizioso e innovativo progetto».
Infine, don Luca Lanave ha benedetto i nuovi uffici.