Home Attualità Consegnate le borse di studio in ricordo dell’antifascita Ottavio Ferraretto

Consegnate le borse di studio in ricordo dell’antifascita Ottavio Ferraretto

0
1

Nella sede dell’Istituto Comprensivo di Cherasco il pomeriggio del 23 febbraio sono state consegnate le borse di studio in ricordo dell’antifascista Ottavio Ferraretto agli alunni che si sono distinti nell’anno scolastico 2021/22 per le loro virtù civiche.

Le borse di studio sono finanziate dai discendenti di Ferraretto che intendono ricordare in questo modo il loro avo il quale nell’ultima lettera scritta chiese di essere ricordato come: ”cittadino onesto”.

Erano presenti i nipoti Sara e Paolo Alessandria, il dirigente scolastico, Dott. Alberto Galvagno, il Sindaco di Cherasco, Carlo Davico, il Presidente del Consiglio Comunale di Cherasco, avvocato Massimo Rosso, docenti, genitori e naturalmente i premiati.

Il Sindaco Davico ha ricordato le numerose iniziative dell’amministrazione comunale di Cherasco con le quali è stato celebrato negli anni Ferraretto (intitolazione di una via, erezione di un cippo nel luogo in cui fu fucilato, pubblicazione di un libro), il Presidente del Consiglio Comunale Rosso ha parlato dei valori della libertà e dell’antifascismo, mentre il nipote Paolo Alessandria, ha delineato la figura del nonno Ottavio.

Durante la cerimonia, in un clima cordiale e a tratti commosso, è stato anche commemorato il Prof. Luigi Alessandria, già preside della Scuola Media di Cherasco, genero di Ferraretto e instancabile conservatore della sua memoria, oltre che promotore delle borse di studio.

Nel corso di questo anno scolastico saranno assegnate delle borse di studio in ricordo di Ferraretto anche ad alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo di Rapallo.

 

Ottavio Ferraretto nacque il 6 ottobre 1906 a Genova, ma la famiglia si trasferì quando era ancora un bambino a Rapallo. Nel 1931 si sposò con Flora Alessandri e dal matrimonio nacquero due figli: Augusto e Marisa. Fu un attivo antifascista e il 26 luglio 1943 a Rapallo guidò per le strade della cittadina un corteo per festeggiare la caduta di Mussolini. Dopo l’8 settembre, ricercato dai fascisti, si rifugiò a Cherasco. Catturato insieme ad altri ostaggi nella notte tra il 3 e 4 ottobre 1944, fu fucilato per rappresaglia da un plotone di soldati nazisti il 21 ottobre 1944.