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32.054 visitatori per “Steve McCurry. Texture” al Filatoio di Caraglio

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Oltre 32mila visitatori hanno ammirato la mostra “Steve McCurry. Texture” al Filatoio di Caraglio

Grandi numeri per la mostra “Steve McCurry. Texture” che si è conclusa domenica 26 febbraio al Filatoio di Caraglio. Le 32.054 presenze, di cui il 45% per la prima volta al Filatoio e più del 20% proveniente da fuori provincia e altre regioni d’Italia, sono la conferma del grande successo di critica e di pubblico del progetto che ha valorizzato l’ex setificio seicentesco di Caraglio attraverso il linguaggio emozionale di uno dei più grandi maestri contemporanei della fotografia e la meraviglia dei tessuti della Collezione Ratti.

Significativo, inoltre, il coinvolgimento delle scuole che ha visto 1.771 studenti di ogni ordine e grado visitare la mostra e partecipare ai laboratori didattici dedicati. Inaugurata lo scorso 28 settembre, l’esposizione che intrecciava fotografie dal mondo e tessuti antichi, trame visive e trame emotive, ha suscitato fin da subito un notevole interesse e registrato un’affluenza di pubblico sempre crescente tanto da indurre gli organizzatori a prorogarla di un mese.

“Siamo estremamente soddisfatti del risultato della mostra per lo straordinario numero di visitatori e per le ricadute positive sul Filatoio e sul territorio – dichiarano Marco Galateri e Davide De Luca, presidente e direttore della Fondazione Artea –. L’esposizione Steve McCurry Texture, oltre ad esser un progetto dall’alto valore artistico, ha saputo emozionare i visitatori valorizzando e promuovendo gli spazi dell’ex setificio di Caraglio, esaltando altresì gli elementi distintivi e identitari di quello che è stato uno dei primi impianti di produzione della seta di tutta Europa, oggi raro esempio di archeologia industriale”.

La mostra “Steve McCurry. Texture”, a cura di Biba Giacchetti con il contributo di Maddalena Terragni, è stata promossa e realizzata da Fondazione Artea in collaborazione con Fondazione Filatoio Rosso, Civita Mostre e Musei, Sudest57 e Fondazione Antonio Ratti, con il patrocinio del Comune di Caraglio e dell’ATL del Cuneese, con il contributo della Fondazione CRC, Fondazione CRT e con il sostegno della Banca di Caraglio.