Martedì 7 marzo alle 20,45 presso la sala Vittorio Riolfo all’interno del Cortile della Maddalena l’associazione Alec ospiterà il regista Remo Schellino con il film Stare al mondo per scelta o per destino.
È il ritratto di sette donne che compongono, con la loro voce, una parte della storia italiana in un periodo storico, quello della seconda metà del Novecento, molto ricco di cambiamenti.
“Nonostante il modello della donna sposa-madre-lavoratrice risulti dominante, non mancano, anche in quegli anni di transizione, figure capaci di scegliere per loro stesse un’alternativa di vita, manifestando un desiderio di indipendenza che le allontana dalla famiglia e le porta in direzioni diverse – spiega il regista Remo Schellino -. L’estrema diversità delle esperienze delle testimoni è stata una scelta di campo voluta e meditata. Impostata sul modello del “racconto di vita”, il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla “scelta”, o, al contrario, sull’“assenza di scelta” in ambito affettivo e lavorativo. La cuoca del Presidente Einaudi, un’emigrata dalla Calabria negli anni ’60, una vedova di un disperso in guerra nel 1943, una maestra diventata primo sindaco donna in Piemonte, una staffetta partigiana, una suora, la titolare di un dancing. Tutte sette raccontano il loro stare al mondo, per scelta o per destino. Il documentario è un luogo di resistenza poetica, ma anche un luogo di resistenza dell’anima, dell’intelligenza, dell’ostinazione e rientra nell’obbiettivo di salvaguardare e archiviare la memoria storica dei fatti. Quello che chiamiamo film è una storia che ha una funzione sociale e politica che trasmette dei valori etici, che ci aiuta a capire, a riflettere sulle vicende umane. Nel documentario non ci sono trucchi visivi, paesaggi inventati, non si dirigono attori. E’ qualcosa che si svolge in quel momento. Il cinema del vero”.
Elenco testimonianze
Vincenzina Revellli di Belvedere Langhe, classe 1928, contadina e cuoca Presidente Einaudi; Marianna Elia di Niella Belbo Belbo, classe 1941, emigrata dalla Calabria negli anni ’60; Caterina Morando di Ceva classe 1924, vedova dopo pochi giorni dal matrimonio con un disperso in guerra sul Fronte Greco nel 1943; Irma Brocardo di Murazzano classe 1922, insegnante e sindaco di Murazzano (primo sindaco donna in Piemonte); Marisa Ombra di Asti classe 1925, staffetta partigiana e attiva nei Gruppi di difesa della donna; Suor Delfina Pocchiolla, classe 1933, Priora Generale Congregazione Suore Domenicane di Mondovì; Paola Ghiglia Blengini di Bastia Mondovì, classe 1937, proprietaria dello storico Dancing Paradiso di Bastia.
“Sono nato cinquantotto anni fa a Dogliani, l’8 gennaio 1965 – racconta Remo Schellino -. Ho vissuto gli anni dell’infanzia e della mia giovinezza in Alta Langa, a Belvedere Langhe. Studente all’Istituto Tecnico Professionale “F.Garelli” di Mondovì e in seguito iscritto all’Università, ma non mi sono laureato. Ho prestato Servizio civile (Obiettore di coscienza) a Serravalle Langhe. Oggi sono titolare di una piccola casa di produzione cinematografica nata nel marzo del 1991”.