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«Salire in vespa per scoprire nuovi orizzonti»

Bra ospita il club “La Zizzola”, 350 appassionati. Il presidente Walter Negro: «Bello stare insieme»

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Originario di Ca­stagnito, classe 1950, ma braidese a tutti gli effetti. Walter Negro è il presidente del Vespa Club Bra “La Zizzola”. Oltre all’impiego per il Comune di Bra, in passato è stato un valido portiere di calcio (tre anni nel settore giovanile della Juventus poi Cinzano, Bra, Cheraschese, Cavaller­mag­giore per citarne alcune) e giocatore di Hockey su prato a Bra (dove vinse il primo e storico scudetto nel 1974/75). Anche, preparatore dei portieri di calcio. Molto attivo nel volontariato e nell’associazionismo. Noi di Rivista IDEA gli abbiamo chiesto informazioni sul gruppo dei vespisti braidesi. Tutto ruota intorno alla Vespa, il celebre modello di scooter della Piaggio, brevettato il 23 aprile del 1946 su progetto dell’ingegnere aeronautico Corra­dino D’Ascanio.

I primi passi del Vespa Club Bra “La Zizzola” quali sono stati?
«Sono sincero. Curiosando e cercando tra la documentazione legata al nostro club, trovai l’atto costitutivo che era datato 5 marzo 2007. Il giorno ufficiale del nostro compleanno. Qualche anno prima, più o meno nel 2003, intorno ad un tavolino del Bar-Caffetteria Chiavassa (via Fratelli Caran­do, angolo via Audisio a Bra, ndr) gli amici non erano soltanto quattro ma qualcuno in più. Tra questi, il titolare del locale Silvio Chiavassa e presidente del club per molti anni e oggi presidente onorario. Lino “Gas” Beltramo, Alberto Allocco, Cristian Petruccelli, Roberto Esposito, Manuela Gallo ed altri appassionati. Insieme, si andava ai raduni o si organizzavano gite nelle Langhe e nel Roero. All’inizio eravamo in pochi. Con il passare degli anni, la famiglia si è allargata. Nonostante l’avvento del Covid, le difficoltà sono state superate e la voglia di salire in Vespa è sempre la stessa, anzi, è cresciuta. Oggi contiamo 350 iscritti e quasi 200 tesserati. Il nostro club è intitolato alla Zizzola, il monumento simbolo di Bra».

La sua e vostra mission?
«Lo stare insieme, con la voglia di passare una o più giornate in compagnia. Con chi condivide la medesima passione, ovvero per la Vespa. Divertirsi, viaggiare, scoprire, con un mezzo che è diventato una vera icona di stile e design».

Cosa vi siete appuntati in agenda, a breve termine?
«Ci stiamo adoperando per far partire la campagna associativa per il 2023. Qui mi permetto di cogliere l’occasione per ringraziare il Comune di Bra, il nostro direttivo, i soci, i simpatizzanti, coloro che ci aiutano nella preparazione delle nostre attività, nel reperimento dei gadget, nella gestione informatica. Sabato 15 aprile abbiamo organizzato la cena del tesseramento nell’area sportiva di San Michele. Nel breve termine, anche, tanti raduni. Quello più importante ed impegnativo, è il Vespa World Days ovverosia il raduno mondiale che si svolgerà a Interlaken, in Svizzera, dal 15 al 19 giugno. Però, non mancheranno altri incontri e magari ci sarà l’occasione per un giro nei nostri territori e per condividere un bel piatto di raviole fumanti».

Nell’agenda a lungo termine che cosa c’è?
«Beh, credo che sia la ricerca di nuovi soci. Per rafforzare le nostre esperienze e iniziative. Sembra una banalità, ma trovare nuovi amici che abbiano voglia di unirsi a noi e al direttivo non è scontato. Avere sempre idee da proporre, è il sale per ogni club. E vale anche per il nostro».

Ha citato diverse volte il direttivo. Ora è il momento di parlarne…
«Ufficialmente è l’organo sociale che si occupa di organizzare, insieme al presidente, la vita e il planning del club. L’organizzazione degli eventi e, soprattutto, la stesura del bilancio. Oltre al sottoscritto che presiede, gli altri incaricati sono il vice-presidente Alberto Allocco, la segretaria Elisabetta Roccia, il tesoriere Marcello Panero, il responsabile abbigliamento e raduni Gianfranco Milanesio, il responsabile della comunicazione Alessandro Pastura. Un ottimo gruppo di lavoro».