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Turismo: un terzo della spesa per il cibo, prima voce del budget vacanze

Grandi attese per i flussi turistici 2023 dopo un anno di crescita soprattutto sulle colline di Langhe e Roero (+13% rispetto al 2019

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Agnolotti di Lidia al tovagliolo. Chef Ugo Alciati, Guido Ristorante presso Tenuta di Fontanafredda – Serralunga d’Alba 12050

Il cibo diventa la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese.

È quanto stima la Coldiretti nel commentare l’indagine Demoskopea dalla quale emerge che saranno 442 milioni le presenze nel 2023 per una spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 22,8% rispetto ai dodici mesi del 2022.

Le proiezioni dei flussi turistici nella Granda, secondo l’analisi di Coldiretti Cuneo sui dati dell’Osservatorio turistico regionale, fanno ben sperare per un 2023 stabilmente in crescita rispetto ai livelli pre-pandemia. Nel 2022 gli arrivi nelle valli cuneesi sono cresciuti del 38% rispetto al 2021, avvicinandosi ma non ancora superando i livelli del 2019, diventato oramai riferimento ultimo per valutare le dinamiche di mercato, mentre sulle colline di Langhe e Roero il gap è già stato recuperato nel corso del 2022, che ha fatto segnare un incremento del 13% di arrivi e di oltre il 17% di pernottamenti rispetto al 2019, grazie soprattutto al ritorno di tanti turisti dall’estero. Gli stranieri che più apprezzano la Granda – spiega Coldiretti Cuneo – sono i francesi, i tedeschi, gli olandesi, gli svizzeri, i britannici, gli scandinavi, gli spagnoli e, da fuori Europa, gli statunitensi.

La nostra Provincia – ricorda Coldiretti Cuneo – vanta eccellenze enogastronomiche di prim’ordine con 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP, 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini, oltre a decine e decine di tipicità meno note ma di grandissimo valore, dalla carne ai formaggi all’ortofrutta. Dietro ciascuno di questi prodotti c’è una storia, una cultura e una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà del territorio.

“Con un patrimonio unico di produzioni agroalimentari, paesaggi e tradizioni – dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – la Granda ha le carte in regola per diventare leader nel turismo enogastronomico in Italia e non solo e creare nuove opportunità di sviluppo economico ed occupazionale”.

“I nostri agriturismi – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – sono altamente qualificati grazie ai corsi che vengono periodicamente organizzati per i cuochi contadini e per l’ospitalità per cui anche l’offerta si sta sempre più diversificando ed ampliando nel segno di un’accoglienza autentica a diretto contatto con la natura e le tradizioni locali”.