Home Attualità Confraternita del bollito e della pera Madernassa di Guarene: la promozione continua!

Confraternita del bollito e della pera Madernassa di Guarene: la promozione continua!

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Continua l’attività di promozione di carne di Fassona, Pera Madernassa e vini del territorio svolta dalla Confraternita del bollito e della pera Madernassa di Guarene.

Dopo il primo evento svoltosi domenica 8 gennaio a Moggio (LC) in occasione del “Giro d’Italia dei sapori” promosso dallo chef toscano Mirco Pasquini dove il Gran Priore onorario Adriano Bongiovanni, il Priore in carica Ventura Fabrizio e il consigliere Giuseppino Anfossi hanno preparato per 35 commensali il gran bollito misto piemontese della tradizione composto da 5 tagli di muscoli di bue grasso, 5 ammennicoli, 5 salse e 5 verdure, il 28 febbraio si è replicata la stessa “dieta” al ristorante Rossini dell’Hotel Quirinale.

Erano presenti alla serata gastronomica 27 ospiti tra cui diversi giornalisti di Tv, radio e carta stampata locali e nazionali, che hanno potuto degustare la carne di bue grasso piemontese che il Priore Ventura Fabrizio aveva fatto arrivare a Roma per l’occasione e cucinata con l’aiuto dello chef Antonio. Inoltre, a chiusura della cena, il dolce presentato è stata l’immancabile pera Madernassa cotta nel vino anch’essa portata appositamente da Guarene.

Saranno ancora diverse le occasioni che la Confraternita del bollito e della pera Madernassa vuole promuovere per far conoscere questi due prodotti strettamente legati con la vita di Guarene. Non dimentichiamo infatti che presso Cascina Piedelmonte tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 è iniziata la selezione della Fassona che poi si è diffusa in tutto il basso Piemonte ed è conosciuta per la sua abbondante produzione di carne gustosa e particolarmente priva di grassi. Sempre verso la fine dell’800, presso Cascina Garavello, tra i comuni di Vezza d’Alba e di Guarene, comparve la prima pianta di pera Madernassa che anche in questo caso, grazie alla sua rusticità, alla caratteristica di poter essere conservata durante tutto l’inverno e di essere apprezzata per la sua bontà una volta cotta, si diffuse in diverse province piemontesi.