Riceviamo e pubblichiamo
La politica non faccia ingerenze sulla nomina del direttore e del comitato editoriale del Salone del Libro.
Oggi abbiamo sollevato il tema in Consiglio regionale, chiedendo chiarimenti alla Giunta sulle voci – riportate dai giornali – relative ad imposizioni di nomi vicini all’area del centrodestra. Abbiamo inoltre sottolineato quanto sia fondamentale tutelare la più grande fiera dell’editoria italiana e le sue future edizioni. Questa sarà l’ultima diretta dal dottor Nicola Lagioia: è stata pubblicata infatti, da parte del Salone, una manifestazione di interesse volta alla nomina di un nuovo direttore. La nomina, che è stata rinviata a giugno, spetterà al comitato di indirizzo, di cui fanno parte la Regione Piemonte, il Comune di Torino, il Circolo dei Lettori e l’associazione “Torino Città del Libro”, ma la definizione è ormai da mesi in fase di stallo. A metà febbraio Paolo Giordano, scrittore e fisico, ha ritirato la propria candidatura lamentando pubblicamente ingerenze politiche. Il giorno successivo anche il notaio Giulio Biino, presidente del Circolo dei Lettori, ha dichiarato a mezzo stampa di aver ricevuto “una garbata richiesta del Ministro della Cultura, il cui dicastero peraltro finanzia il Salone attraverso il centro per il libro e la lettura, di poter condividere, all’interno del rinnovando Comitato Editoriale, tre nominativi di espressione del ministero”. Giù le mani dal Salone del Libro: lasciamo da parte le logiche di partito e pensiamo esclusivamente ad un’adeguata gestione di un evento importantissimo non solo per Torino e il Piemonte, eccellenza del nostro territorio e fiore all’occhiello dell’intero Paese.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte