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«Ecco l’Alta Langa l’ottava sorella della Granda»

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Alba, Bra, Cuneo, Fossano, Mon­do­vì, Saluzzo e Savi­gliano: queste so­no – in rigoroso ordine alfabetico – le sette sorelle della provincia di Cuneo. E che sia nata anche l’ottava? Un interrogativo che nasce spontaneo in quanto l’Alta Langa può ormai essere inserita nel no­vero delle realtà di riferimento della Granda. Non lo sostiene (solo) chi firma questo articolo – che in Alta Langa, e più precisamente a Cortemilia, è orgogliosamente cresciuto – ma il neo presidente del­l’U­nione Montana di quell’area, Davide Falletto.

Il primo cittadino di Serra­valle Langhe, libero professionista con un passato nel mon­do del turismo, è stato nominato presidente nei giorni scorsi, durante il Consiglio in­detto in seguito alle dimissioni del presidente uscente, Ro­berto Bodrito, sindaco di Corte­mi­lia. In Giunta, as­sieme a Falletto, ci saranno il vicepresidente Valter San­dri (sindaco di Rocchetta Bel­bo) e gli assessori Andrea Rizzolo (pri­mo cittadino di Torre Bor­mi­da), Franco Gros­so (sindaco di Bossolasco) e Simone Des­si­no (nuovo en­tra­to, vicesindaco di Corte­milia). Flavio Go­nella, primo cittadino di Igliano e as­ses­sore uscente, è stato nominato capogruppo consigliare di maggioranza.

Falletto, cosa ha provato do­po la nomina a presidente?
«Emozione e responsabilità. Presiedere l’Unione Montana Alta Langa è motivo d’orgoglio. E di questo ringrazio, come ho detto in Consiglio, i Sindaci per avermi scelto all’unanimità, la Giunta per la disponibilità mostrata a portare avanti con me il lavoro avviato con il presidente Bo­drito e Roberto Bodrito stesso. L’ho lasciato per ultimo per rivolgergli un ringraziamento speciale. Non lo faccio per circostanza: al di là delle innegabili qualità da bravo e capace amministratore, è una grande persona anche dal punto di vista umano: da lui ho imparato davvero parecchio. In parallelo, avverto tan­ta responsabilità: c’era già prima, quando facevo parte della squadra del Presidente, ma dopo l’elezione il peso è sicuramente aumentato».

Gli obiettivi?
«Considerando che il mandato di questo esecutivo si concluderà tra poco più di anno, l’obiettivo principale è completare i progetti avviati dalla Giunta precedente, cercando di apportare ulteriori migliorie e ottimizzazioni, se sarà possibile. Il faro sarà sicuramente lo sviluppo turistico. Su questo fronte si è già fatto tantissimo: come dimostrano i dati, siamo l’area che sta crescendo di più in termini percentuali. Tutta­via, siamo fermamente convinti del fatto che si possa crescere ancora. Sarà opportuno continuare a puntare su enogastronomia e outdoor».

Le altre partite aperte?
«L’Unione è chiamata a fare strategia di territorio, nel rispetto delle caratteristiche di ciascun Comune e non la­scian­do mai indietro nessuno. In questa strategia, ci so­no sicuramente progetti per far sì che anche le aree dell’Unione che non hanno ancora registrato una crescita come le altre la realizzino al più presto. E poi ci occuperemo con la massima serietà e tanto impegno di tutte le altre questioni strategiche, co­me la gestione del ciclo idrico integrato e della raccolta rifiuti, senza dimenticare i servizi scolastici e le reti di comunicazione, a partire da Internet veloce. In parallelo, vogliamo potenziare le sinergie tra i singoli Comuni o gruppi di Co­muni e per questo intendiamo avviare uno studio ad hoc. Inoltre, c’è la partita che probabilmente è alla base di tutte…».

Prego, prosegua.
«L’iter per l’istituzione del marchio collettivo di prodotto “Alta Langa”. Il percorso per la registrazione del marchio è stato avviato, in seguito si co­stituiranno i vari tavoli tecnici propedeutici alla definizione dei singoli disciplinari di ambito. Dobbiamo curare ogni particolare, perché è un progetto determinante, da cui ne andrà il turismo, il lavoro, l’economia e la stessa identità del­l’Alta Langa. Tutto ciò te­nendo sempre bene a mente che l’o­biettivo ultimo deve essere la crescita di tutte le componenti dell’area, attraverso la condivisione e il fare rete».

Quali principi la guideranno?
«Continuerò sulla strada tracciata da Bodrito, lavorando quindi sempre a favore di tutto il territorio e valutando a fondo ciascun progetto af­finché possa determinare ricadute positive in termini di crescita collettiva».

È fiducioso?
«Sì. Negli ultimi anni l’Alta Langa ha fatto fronte comune e si è rafforzata. Tutti insieme oggi abbiamo un peso, e che peso: 38 Comuni, quasi 20­mila cittadini, aziende, paesaggio, biodiversità e un in­dotto significativo. Sedia­mo ormai costantemente ai tavoli più importanti e, in più, è ac­cresciuta la consapevolezza collettiva nelle nostre potenzialità. Quasi quasi, possiamo essere considerati come l’ottava sorella della Granda…».

Chiudiamo con una domanda d’obbligo per il Presidente del­­l’Unione Montana. Come de­scrive l’Alta Langa a chi non la conosce ancora?
«Spiegare agli altri cos’è l’Alta Langa è difficile. Ma ci provo sempre. Parto dal paesaggio e dalla cucina, eccezionali, per poi parlare di sensazioni, stati d’animo, emozioni, esperienze sensoriali. Dico anche che questo è il luogo in cui ho deciso di vivere e da cui probabilmente non me ne andrò mai, seppure io ami viaggiare. In realtà, l’unica risposta è una sola: venite in Alta Langa e scoprirete la nostra autenticità. Ve ne innamorerete».

Roberto Bodrito: «Abbiamo fatto enormi passi avanti e il nostro ruolo è riconosciuto ai livelli più importanti»

Roberto Bodrito ha lasciato la carica di presidente dell’Unione Mon­ta­na, ma non smetterà di seguire le questioni dell’Alta Langa, anche perché è ormai un riferimento per tutta l’area tanto che, sostengono i beninformati, potrebbe essere il rappresentante di questo territorio alle prossime elezioni regionali. Presidente uscente dell’Unione Mon­tana (dove è stato amministratore per quasi 15 anni) e attuale sindaco di Cor­­te­­milia, oltre che presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Ca­vour, Bodrito ha spiegato a IDEA che «in conseguenza dell’aumentare dei miei impegni lavorativi e amministrativi, ritenendo di non avere più il tempo necessario per lo svolgimento di tutte le competenze facenti capo al Presidente del­l’Unione, ho ritenuto opportuno rassegnare le mie dimissioni». Bodrito ha poi voluto rivolgere un pensiero a chi continuerà ad amministrare l’Unione Montana: «Auguro buon lavoro – ha detto – al nuovo presidente Davide Falletto, persona che stimo, e agli altri amministratori. Peraltro, il fatto che il presidente sia stato individuato all’unanimità testimonia l’unità dell’ente». Ma come sta ­l’Unione? Ecco cos’ha risposto il Sindaco di Cortemilia: «In questo periodo storico, oltre ai consueti problemi che affliggono i nostri Comuni, ci attendono decisioni importanti per il futuro del nostro territorio. Ba­sti­no, ad esempio, la ge­stione del ciclo idrico, la siccità, la tematica della raccolta dei rifiuti». «Negli ultimi anni, la nostra Unio­ne – ha pro­seguito Bo­drito – ha sem­pre avu­to un ruolo importante, da protagonista, riconosciuto dalla puntuale convocazione e pre­senza ai tavoli decisionali. Ne sono la prova anche i tanti incarichi rappresentativi che i nostri Sindaci svolgono nei diversi enti e il nostro coinvolgimento in tanti progetti, con le altre Unioni, la Regione, la Provincia, con le fondazioni, con l’Ente Tu­rismo Langhe Monferrato Roero, con il Gal e con gli enti trans­fron­ta­lieri. L’Alta Langa ha avuto uno sviluppo importante soprattutto a livello turistico: lo confermano pure i numeri ufficiali del­l’Os­ser­vatorio Turistico della Regione Piemonte e le relative percentuali di incremento. Un territorio con una forte potenzialità, che po­trà crescere ancora, se avremo la possibilità di mantenere e, possibilmente, aumentare i servizi, e creare opportunità per i giovani».

BaNNER
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