Sabato 18 marzo Il Parco del Monviso organizza “Conoscere e comunicare la sicurezza in montagna”, una tavola rotonda nella quale numerosi esperti del settore riflettono su come affrontare la montagna in modo consapevole, tra cambiamenti climatici, approccio umano e tecnologia. L’evento, a partecipazione libera, si svolge dalle ore 15.30 nella Sala tematica de Il Quartiere in piazza Montebello 1, nell’ambito della seconda edizione del Terres Monviso Outdoor Festival. L’incontro è un momento di dialogo e confronto nel quale tecnici che a diverso titolo operano in montagna (funzionari, studiosi, guide alpine, accompagnatori naturalistici, formatori e addetti al soccorso) fanno il punto su una situazione in costante evoluzione: la frequentazione della montagna da parte di un pubblico sempre più numeroso che, tuttavia, sovente si rivela impreparato agli ambienti outdoor, anche quando non sono tecnicamente molto impegnativi. Con un taglio divulgativo e accessibile, gli interventi analizzano il riscaldamento globale e le sue ripercussioni sulla montagna, il corretto approccio umano, tra equipaggiamento, preparazione psico-fisica e reperimento delle corrette informazioni, e le eventuali operazioni di soccorso.
«Da tempo intendevamo organizzare un momento di confronto sul tema della fruizione consapevole e in sicurezza della montagna – dice il Presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti – e ci è sembrato naturale collocare questo momento, al quale partecipano personalità di grande spessore, durante il festival in cui si raccontano e si presentano l’escursionismo e la montagna del nostro territorio».
L’appuntamento è organizzato in quattro momenti: nel primo, intitolato “La sicurezza degli ambienti montani, alla luce dei cambiamenti climatici”, il geologo e tecnico di Arpa Piemonte Daniele Bormioli propone una riflessione sulla situazione geologica del Monviso, dai crolli del ghiacciaio Coolidge del 1989 a quello dei torrioni Sucai del 2019. A seguire, vengono presentati i nuovi sensori Pera®, realizzati e posizionati sul Monviso dal Lab3841 per monitorare diversi parametri utili a conoscere lo “stato di salute” del permafrost, e il servizio di previsioni MeteoMonviso, erogato a cura del Parco del Monviso e con la consulenza scientifica della Società Meteorologica Italiana.
A seguire, l’attenzione si sposta su “Il corretto approccio alla montagna in sicurezza”: il Presidente del Consiglio direttivo del CAI della Regione Piemonte Bruno Migliorati si sofferma sull’importanza della formazione alla montagna, sotto un profilo tecnico ma soprattutto comportamentale. Al dott. Livio Perotti, membro emerito del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, e alla guida alpina Gianluca Bocca viene invece affidato il compito di focalizzare l’importanza di preparazione fisica, equipaggiamento e informazione preventiva alla fruizione della montagna.
Nella terza parte dell’incontro si pone attenzione su come si configura un intervento del Soccorso Alpino: Andrea Galliano, tecnico di Centrale Operativa Soccorso Alpino e tecnico di Elisoccorso, inquadra il ruolo del Soccorso Alpino e Speleologico; Giorgio Ficetto, guardiaparco presso l’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso e anch’egli Tecnico di Centrale Operativa Soccorso Alpino, spiega il modo corretto di effettuare una chiamata di soccorso e come viene gestita la procedura che ne deriva mentre Luigi Richard e Cristiano Bastonero, referenti delle Delegazioni di Saluzzo e Cuneo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, si soffermano sulle modalità dell’intervento di soccorso vero e proprio.
In conclusione, il decano delle Guide Alpine del Monviso Hervé Tranchero propone una riflessione su come sia cambiata la frequentazione della montagna nel corso degli anni che lo hanno visto, tra le altre cose, anche gestore del Rifugio Quintino Sella al Monviso; il Direttore del Parco del Monviso Vincenzo Maria Molinari suggerisce infine una riflessione su come fruire la montagna e il suo patrimonio naturale con consapevolezza. La tavola rotonda sarà introdotta dal Presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti.