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Dopo il terzo incontro in «Seminario», sulle «divisione», nuovo appuntamento al cinema Lanteri

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La Diocesi di Cuneo, con il suo settimanale, prosegue con il ciclo di incontri «Le sfide del dialogo oggi», partito a dicembre, per ricordare «L’eredità spirituale e culturale di monsignor Aldo Giordano» («A trenta anni dal convegno “Cristianesimo ed Europa”»), prete e vescovo cuneese che al «dialogo» ecumenico ha dedicato la sua vita (prematuramente stroncata dal COVID), ponendosi come delizioso «compagno di viaggio» per tanti, nel Cuneese ed altrove.
Il terzo appuntamento, partecipato come i precedenti, è stato, nel tardo pomeriggio di giovedì 9 marzo, ancora nella sala incontri del Seminario di Cuneo, «La Bibbia: fonte di dialogo o di divisione?».
Magistrale è stata l’introduzione della professoressa Chiara Mori, veronese di origine, trapiantata a Cuneo, teologa cattolica e filosofa, anche insegnante all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Fossano, sull’importanza per «don Aldo» della «Parola di Dio», ma anche del dialogo tra gli uomini. Ha annunciato video finale (in cui lo scomparso prete fa discorso in francese) e raccomandato l’incontro prossimo, del 22, al cinema Lanteri (l’ultimo sarà nel, comunale, Monviso).
Piero Stefani (della «Facoltà teologica dell’Italia settentrionale» di Milano) ha riflettuto, in maniera non proprio marcatamente ottimistica, sul «Futuro dell’Europa». Ha incentrato l’intervento, di grande spessore culturale, storico, letterario, davvero delizioso, sulla domanda se la Bibbia unisca o divida, partendo dalla sue origini ebraiche, dalla «morte di Caino» dal romano Pompeo Magno che entra, spada alla mano, nel cuore del tempio di Gerusalemme e non vi trova la statua del Dio di Israele (vi penserà Michelangelo Buonarroti a raffigurarlo, dipingerlo, nei suoi affreschi romani rinascimentali)…
Eric Noffke (della «Facoltà valdese di teologia» di Roma) ha trattato della divisione che ha portato la Bibblia, e la sua traduzione, vista in ottica «protestante»… Ha focalizzato le difficoltà, i tanti ostacoli posti dal potere pontificio e dal Clero, nella traduzione in italiano della Bibbia, ancora in tempi risorgimentali… Ha ricordato i contributi dati allo sviluppo culturale di Ginevra dalla migrazione di stampatori toscani che cercavan luoghi dove poter operare più liberamente… Positiva è stata la sua conclusione sulla evoluzione dei tempi, con ora un testo sacro davvero capace di unire, non più «strumento di scontro»…
Le riprese di questo momento, sintetizzate, sono disponibili, e molto interessanti, on line, all’indirizzo https://youtu.be/y4Sq0rKQ12Y.
Quindi il prossimo appuntamento del ciclo, il penultimo, è per questo  mercoledì 22 alle 18, nel capiente cinema Lanteri di Cuneo, con momento su «Bibbia ed economia», introdotta e  moderata dal dottor Andrea Ponta. La domanda sarà: «Quale etica per l’economia?». Ne parleranno il professore Luigino Bruni in dialogo con la professoressa Beatrice Cerrino, entrambi docenti della «Sophia University Loppiano».