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Invito a Mattarella per le celebrazioni di Cuneo e Borgo

Lo storico discorso di Galimberti, il Memoriale della Deportazione: il Presidente atteso a luglio

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Le sindache di Cuneo e Borgo San Dal­mazzo, Patrizia Ma­nas­sero e Roberta Robbione, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarel­la, invitandolo nelle due città. Il prossimo 26 luglio, infatti, ricorre l’ottantesimo anniversario dello storico discorso che Duccio Galimberti fece dal balcone della propria abitazione sulla piazza a lui dedicata. Europeista convinto, promotore di una prima costituzione federale europea, Duccio Galimberti fu poi ucciso dalle bande fasciste nel settembre 1944. Per il suo sacrificio, insieme a quello di tanti che parteciparono alla lotta partigiana, Cuneo è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare il 1° agosto 1947. A Cuneo il presidente è stato invitato anche a rendere omaggio al Monumento alla Resistenza Italiana, opera del maestro Mastroianni, simbolo che aiuta i cuneesi a non dimenticare. E anche l’associazione “Uomini di mondo” si è mobilitata: il Presidente, capo delle forze armate, è infatti socio onorario del sodalizio ispirato a Totò.
A Borgo San Dalmazzo, invece, il Presidente è stato invitato a visitare il Memoriale della Deportazione, sorto sul luogo in cui i nazisti attivarono un campo di concentramento, e da dove, tra il settembre 1943 e il febbraio 1944, furono deportati 357 ebrei (334 stranieri, 23 italiani). Per questo Borgo San Dalmazzo è, dal 2001, decorata di Medaglia d’Oro al Merito Civile. In quel luogo, l’Amministrazione comunale ha inaugurato nel 2021 Memo4345, percorso multimediale di approfondimento storico e didattico.
«Sarebbe un onore per la nostra città poter ospitare il presidente Mattarella in una ricorrenza così importante per Cuneo», ha dichiarato la sindaca Patrizia Ma­nassero. «Più volte il Presidente ha sottolineato come la Resistenza sia stata per l’Italia determinante per il raggiungimento della pace. Poter celebrare quell’anniversario con il Capo dello Stato e ascoltare le sue parole sarebbe di grande stimolo per rinnovare la vocazione della nostra città a essere vigile e attiva nel difendere i valori della pace, della fratellanza e sorellanza, della giustizia, della dignità di ogni essere umano. Sono particolarmente contenta anche per il fatto di poter rivolgere questo invito al presidente Mattarella assieme alla sindaca di Borgo San Dalmazzo». E Roberta Rob­bione ha aggiunto: «Il legame che unisce Borgo San Dalmazzo e Cuneo è basato sui valori della Resistenza e si riconosce in questa importante iniziativa condivisa. A settembre, ricorrono ottant’anni dall’apertura del primo campo di detenzione degli ebrei a Borgo San Dalmazzo. Per 19 mesi nella nostra città si è incrociata la storia europea della persecuzione antiebraica con le storie degli abitanti dei nostri luoghi. Unitamente a tutta la comunità borgarina sarei onorata di ospitare il nostro presidente della Repubblica per rendere testimonianza di quanto è stato e per rafforzare il messaggio sempre sostenuto dal capo dello Stato, dell’importanza di essere “giusti” nel tempo che ci è dato vivere».
Mattarella nello scorso mese di ottobre era stato in visita nelle Langhe per assistere all’inaugurazione della Fiera del Tartufo di Alba.