IL FATTO
Per arrivare a grandi risultati spesso si devono superare momenti di crisi personale che magari ci spingono a reagire puntando molto in alto. E allora si arriva al successo
Lo abbiamo quasi tutti scoperto a Sanremo con la sua “Supereroi”, una delle rivelazioni del Festival, la canzone che oltre a Mr. Rain ha visto sul palco anche un coro di bimbi sorridenti ed entusiasti. Oltre il contesto musicale, l’artista di Desenzano sul Garda (vero nome Mattia Balardi) ha svelato alcuni dettagli personali in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. In particolare, Mr. Rain ha spiegato di aver attraversato un periodo di grande difficoltà che è coinciso non con il Covid ma con i mesi di poco precedenti. Per qualche motivo il cantante racconta di non essere più riuscito a dormire e di aver incontrato problemi per quasi due anni. «Non scrivevo e non parlavo più, improvvisamente mi sono chiuso in una bolla immaginaria creata da me stesso».
E allora ha affrontato un periodo di terapia: «Dovevo capire che cosa non funzionasse. Ho avuto per fortuna grande supporto dalla mia famiglia, dal mio team e soprattutto dalla mia ragazza che da sei anni ormai vive con me». Mr. Rain aggiunge che solo adesso riesce a spiegare le sue sensazioni e solo parlandone non si sente solo e non prova vergogna per i tanti dubbi e le paure che lo hanno condizionato. Si trattava di una generale insicurezza: «La paura di perdere qualcosa, oppure qualcuno. Poi non sopportavo certi miei atteggiamenti così come alcuni difetti fisici. Non mi piacciono, per fare un esempio, i miei occhi. E così ho creato inconsapevolmente barriere con tutti. Solo parlando con alcune persone ho iniziato a vedere le cose da un’altra prospettiva». E alla fine di questo percorso, ne è uscito.
L’esibizione di Sanremo assume quindi un valore decisamente speciale, come può esserlo l’approdo insperato per ogni percorso difficile. A dimostrazione di quanto nulla sia precluso a priori. A volte ci si abbatte per poco o comunque per problemi che magari si vivono come e più grandi di quello che sono, si entra in una spirale che sembra senza fine. Ma la soluzione c’è sempre.
Mr. Rain, a parte il malessere provato negli scorsi anni, ha vissuto una vita di grande impegno prima di ottenere i primi successi nella musica. Racconta di aver fatto «il portapizze, il giardiniere, l’aiuto fornaio nella panetteria del papà, il riparatore di computer (grazie al suo diploma di perito informatico), il fotografo ai matrimoni. E con i guadagni ho comprato i miei strumenti». Insomma un’esperienza comune a tanti altri giovani, specie in questo periodo caratterizzato da una crisi economica che rende tutto molto più complicato e dopo le conseguenze del Covid che come sappiamo, hanno creato disagio anche ai più giovani sul piano psicologico. L’esempio di Mr. Rain, il suo racconto personale, può rappresentare un grande aiuto per chi attraversa una fase di difficoltà. Si può sempre fare meglio, puntare alle mete più ambite o a quelle che meritiamo di raggiungere. Si può essere supereroi.