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Strategia Cuneo, pianificazione territoriale condivisa per la provincia

Una visione unitaria per progettare interventi e attrarre risorse: 320 milioni già arrivati dal PNRR

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L’obiettivo è costruire una visione condivisa di medio-lungo periodo per lo sviluppo sostenibile del territorio provinciale, per progettare interventi in grado di attrarre risorse a vari livelli, in particolare europee, con i bandi del Pnrr, l’avvio dei programmi regionali Fesr e Fse+. Questo il senso del progetto “Strategia Cuneo” presentato la scorsa settimana al Centro Incontri della Provincia di Cuneo. Il piano strategico territoriale si è avviato nel 2019, con la cabina di regia di Fondazione Crc, Provincia e Camera di commercio. Questo percorso mai interrotto, nonostante il periodo della pan­demia, ha fatto leva sul coinvolgimento degi Enti territoriali quali Provincia e Comuni; Camera di Commercio; Asso­ciazioni di categoria; Atl ed enti territoriali, Enti socio-sanitari ed Ets. Centoquaranta i progetti per un portafoglio complessivo di 800 milioni, di cui 320 già assegnati, in 237 comuni finanziati di tutta la Granda. Numeri che sono solo in parte i risultati dei quattro anni di lavoro di un percorso voluto per concretizzare le indicazioni del piano strategico di posizionamento di Cuneo al 2029, realizzato dal 2020 dietro impulso degli allora presidenti della Provincia di Cuneo Federico Borgna e della Fondazione Crc, Giandomenico Genta.
L‘incontro si è aperto con i saluti in videomessaggio del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha rimarcato l’eccezionalità del «Metodo Cuneo, molto invidiato in tutto il Piemonte e non solo, in quanto capace di mettere insieme tutte le istituzioni, di unire le menti e le progettualità concrete per pianificare, con lungimiranza, il futuro strategico della Granda. Un progetto molto intelligente, utile e produttivo, capace di far leva su un metodo pragmatico, ragionato, che unisce per obiettivi donne e uomini capaci di guardare oltre. Un modello che deve riuscire a replicare anche la politica…».
E sul fronte risorse, ha sottolineato: «pioveranno, laddove c’è stata capacità di progettare sinergicamente». Sono infatti oltre 500 i soggetti interpellati tra Comuni, associazioni di categoria, enti parco e territoriale, terzo settore, enti sociali, culturali, educativi e autorità d’ambito e la cabina di regia ha svolto nove incontri con quattro tavoli tematici, 45 rappresentanti istituzionali e tecnici. Inoltre sono ben 140 progetti per 43 enti titolari, con una ricaduta stimata superiore ai due miliardi di euro. Per quanto riguarda il Pnrr, sono 237 i Comuni finanziati di cui 81 con oltre un milione di euro, per una cifra complessiva di 320 milioni assegnati.
«Abbiamo raggiunto risultati che in tutta Italia invidiano», ha ricordato il presidente della provincia e sindaco di Mondovì
Luca Robaldo. «Cuneo è capace di fare sistema e presentare una strategia innovativa. Sappiamo individuare progetti validi, pensare al futuro in sinergia, collaborazione. Ed in un momento di ripresa e ripartenza, puntiamo ad avere un ruolo da protagonisti. L’oc­casione è irripetibile. A fine anno in Provincia le risorse legate al Pnrr già assegnate o in via di assegnazione erano 525 milioni. Oggi saremo attorno ai 600. Si tratta di risorse che dobbiamo spendere bene». Ed ha aggiunto: «il problema del futuro sarà la siccità, ma non possiamo dimenticare il gap infrastrutturale – e penso all’Asti-Cuneo, al Colle di Tenda – criticità in fase di superamento».
È seguita una tavola rotonda coordinata da Roberto Daneo, referente di We Plan, partner tecnico del programma, che ha contato sugli interventi di Luca Chiapella (presidente della Confcommercio di Cuneo) che ha ribadito: «i quattro pilastri di questo progetto restano la coesione, la sostenibilità, l’innovazione e la digitalizzazione. Una serie di caratteristiche che sono il fil rouge dei progetti che mirano ad accrescere le potenzialità di sviluppo di questo nostro territorio».
«Strategia Cuneo evidenzia l’importanza di una pianificazione territoriale condivisa», ha sottolineato Ezio Raviola, presidente Fondazione Crc. «L’incontro qui in Provincia è anche l’occasione per ripartire, per rilanciare con nuove idee, nuovi progetti. La Fondazione Crc, come consuetudine, ha risposto “presente” alle richieste del territorio ed è stata tra gli attori principali di questo progetto coordinando il lavoro e attuando il bando “Attrazione Risorse” sempre aperto, capace in portare in provincia oltre 32 milioni di euro di risorse. Un risultato importante che sottolinea la grande opportunità che questi finanziamenti, possono offrire alla nostra comunità e che conferma, una volta di più, l’importanza di sostenere le candidature che nascono dal territorio. A conferma del nostro ruolo a fianco dello sviluppo di progettualità che generano una crescita per l’intero territorio cuneese».
«In quest’ottica fondamentale rimane il ruolo delle Università nell’accompagnare le istituzioni», hanno ribadito anche i magnifici rettori Guido Saracco (Politecnico di Torino), Stefano Geuna (Università di Torino) e Bar­tolomeo Biolatti (Università Scienze Gastrononiche di Pollenzo).
Coinvolti nel percorso il 40% dei professori dei rispettivi Atenei, oggi Cuneo è punto di riferimento dell’Agritech, con laboratori di ricerca applicata che continuano ad attrarre investimenti.
«La pianificazione strategica territoriale nel quadro nazionale ed europeo rappresenta un’unicità del sistema Cuneo», ha ricordato il professor Marco Leonardi, ordinario di Economia politica all’Università di Milano, nel corso del suo intervento. Una posizione condivisa da Paolo Fino, coordinatore del tavolo agroindustria della cabina di regia; da Giancarlo Arneodo, presidente del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese; da Patrizia Mellano, segretario generale Camera di Commercio di Cuneo e da Bruno Bertero, direttore Azienda turistica Langhe, Monferrato e Roero, intervenuti nel corso dell’incontro.