Il regolamento
Il Comune si fa carico delle spese dei funerali dei residenti in Cuneo, in condizioni di estrema (ed accertata) indigenza al momento del decesso, ossia in presenza di una condizione economica inferiore al minimo vitale al momento del decesso, stabilito da un valore ISEE minore o uguale a € 6.000.
Il Comune si fa carico inoltre delle spese per il funerale di coloro per i quali vi è il disinteresse da parte dei famigliari, ovvero la manifestazione esplicita in una dichiarazione sottoscritta da tutti i famigliari stessi, oppure l’assenza, entro quindici giorni dal decesso, da parte di chiunque, di comportamenti e attività necessarie per provvedere alla sepoltura.
La ricerca di parenti e la comunicazione a loro del decesso del familiare (svolte secondo le prerogative della Costituzione Italiana) sono una forma di rispetto verso coloro che, in vita e per motivi sconosciuti all’ufficio, hanno talvolta scelto di far perdere le loro tracce o di ridurre se non eliminare i contatti diretti con il resto della famiglia. Altrettanto importante è l’acquisizione dai familiari delle volontà del defunto in merito al funerale, all’inumazione o alla tumulazione ed eventuale cremazione.
Se l’ospedale segnala al Comune che non si sono presentati eredi/parenti e/o soggetti disposti a farsi carico delle spese di sepoltura, viene attivato su iniziativa dell’Ufficio Funebri un procedimento amministrativo; esso prevede la richiesta:
– al Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, di informazioni relative alla persona, se il defunto era in vita assistito dai Servizi Socio Assistenziali;
– al Comando di Polizia Locale del comune di residenza, di effettuare i necessari accertamenti atti a far conoscere all’ufficio l’esistenza di eventuali familiari e le condizioni economiche del defunto.
Decorsi 15 giorni dalla segnalazione dell’ospedale, in mancanza di notizie da parte di chiunque volte a farsi carico della sepoltura (ciò avviene veramente molto raramente), l’Ufficio Funebri provvede con determina dirigenziale ad affidare il funerale all’impresa convenzionata di turno, salvo poi rivalersi su eredi o sull’eredità giacente, sulla base delle informazioni acquisite dagli enti interpellati. Nel caso in cui il Comune anticipi le spese delle esequie e successivamente gli eredi si palesino, questi dovranno in forma scritta manifestare o meno l’interesse a sostenere le spese e a ricevere l’eredità del parente defunto.
I casi di defunti rimasti in cella frigorifera per più di quattro settimane si riferiscono a procedimenti amministrativi che non hanno potuto svolgersi nei tempi previsti, ma non per l’inerzia del Comune.
Il caso del sig. Caliò
Nel caso del signor Angelo Caliò, l’Azienda Ospedaliera ha inviato al Comune la comunicazione del decesso venerdì 10 marzo alle 16:26 (protocollata alle 18.47 dello stesso giorno). L’Ufficio Funebri ha attivato il procedimento indicato nella mattinata di lunedì 13 marzo. Il Consorzio Socio Assistenziale ha poi comunicato che il signore era da loro seguito e che percepiva una pensione mensile integrata con il reddito di cittadinanza. La Polizia Municipale ha quindi contattato dapprima la compagna e poi ha avviato la ricerca degli eredi, al momento non ancora rintracciati. Se tale condizione persisterà, il Comune affiderà la salma ad una ditta di onoranze funebri per procedere con le esequie, facendosi carico di tutte le spese.
“Il servizio reso dall’ufficio comunale attua in pieno il principio di “Pietas” – dichiara l’Assessore ai Funebri Luca Serale –. Con questo termine non intendiamo “Pietà” ma il rispetto del defunto e della sua famiglia, che si attua in questi rari casi (circa 3 ogni anno) con un rigoroso procedimento amministrativo. Dunque l’attesa per i funerali non dipende da tempistiche di gestione ma dal rapido reperimento o meno degli eredi. Non si tratta neppure di una questione economica: il Consiglio Comunale ha sempre approvato gli stanziamenti destinati all’Ufficio Funebri, sufficienti per liquidare le somme necessarie allo svolgimento dei funerali di defunti in condizioni di accertata indigenza. Inoltre, nel caso in cui la compagna decida di non tenere i suoi cani, saranno affidati al Servizio di Tutela Animali del Comune. Auspichiamo di risolvere la questione entro pochi giorni, per poter dare così una degna sepoltura al defunto”.