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Domenica, in casa, le ragazze Lorenzoni hanno subito il primo stop di stagione. E pensare che nei primi minuti, di fronte alla sempre temibile avversaria, il Ferrini di Cagliari, sembrava tutto facile. Numerosi erano, infatti, gli affondi delle nero-turchesi e tanto il gioco nella meta campo delle cagliaritane che dava l’impressione di poter facilmente incidere grazie alle buone azioni d’attacco. Bisognava però attendere il secondo quarto per superare la linea di porta difesa da Giogia Piras e lo faceva Lisa di Blasi quest’anno sempre più concreta. Purtroppo il vantaggio veniva annullato dalla rete dell’italo argentina Delfina Granatto un po’ troppo veloce per la difesa braidese. Si ripartiva nella terza frazione con l’idea di recuperare e i due corner corti ottenuti nell’arco di pochi minuti, ne testimoniavano la volontà, ma anche un inizio di nervosismo per non esser riusciti a trasformarli. E l’incontro, prendeva purtroppo quella piega: tanta volontà di fare, ma anche poca lucidità che portava ad attaccare confusamente e a subire una nuova rete su contropiede dalla Granatto abile a seminare la difesa, battere la Fedaeeva e ad esser giustamente designata “donna del match” . Si macinava gioco, ma si sprecavano gli ultimi quattro corti ottenuti per mancanza di tranquillità e sicurezza. Finiva cosi la seconda gara di un campionato di Elite che si rivela, di volta in volta, duro e combattuto. Nota positiva l’aver ripreso, allentate le norme covid, la buona abitudine del terzo tempo con gli avversari: un fondamento dell’hockey prato con avversari e arbitri. Prossima gara in esterna a Torino dove le ragazze di Gualtiero Berrino, recuperando la Kuroska, sperano di fare meglio.
cs
