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«Vini del territorio e b&b centro della nostra passione»

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Quando amore e passione per il territorio s’incontrano scoc­­ca una scintilla che non smette di alimentare nuove scoperte, nuovi viaggi… Avventure che nel caso di Cascina Amalia sono il segno di una ricerca di tradizioni e storie da raccontare con attenzione e scrupolosa meticolosità, frutto di conoscenza come nel caso del signor Luigi Antonio Boffa e della moglie Maria Angela che nel 2003 rimasero rapiti e sedotti da questa bellissima cascina, abbracciata da un’ordinata e perfetta distesa di vigneti, in Località Sant’Anna a Monforte d’Alba.

«Le nostre origini sono Li­guri», racconta il signor Boffa. «A Finale Ligure mi sono oc­cu­pato, richiamato a casa di corsa dal militare a causa di problemi di salute di mio padre, dell’impresa edile per il movimento terra di famiglia e di altre attività come il Lido del Finale Spa che comprendeva un’albergo di 90 camere, lo stabilimento balneare ed il locale notturno… Poi nel 1971 mi sposo con Maria Angela, che inizialmente lavorava nel­la ditta di famiglia proprietaria di negozi e supermercati di generi alimentari in Torino e insieme cominciamo altre avventure…».

Una vita intensa, sino ad oggi…

«Beh, prima di innamorarci di Cascina Amalia abbiamo dato vita ad un’azienda floricola in Ar­ma di Taggia, poi abbiamo acquistato una stupenda colonia dismessa a Varigotti, prospicente all’Aurelia mare e con la vendita di questo immobile ci siamo lasciati conquistare da questa proprietà che dopo una sostanziale ristrutturazione abbiamo trasformato in bed & breakfast con sei camere con bagno privato, sala soggiorno, sala colazioni e ufficio al piano terreno. Parallela­mente abbiamo av­via­to la conduzione degli iniziali ettari di vigneto di barbera e dolcetto e poi, attratti dalla zona e dalle vigne, abbiamo pensato di completare la gamma dei vigneti acquistando nella zona di Montagliarotto un vigneto a Nebbiolo d’Alba e nella zona di Bussia una bellissima vigna di Nebbiolo da Barolo e nella zona di Salicetti una vigna atta al Nebbiolo da Barolo ed una vigna atta al Rossese Bianco. Nel 2007 ci affianca nostro figlio Paolo che decide di venire a collaborare con la nostra nascente azienda agricola. Con il suo ingresso ac­qui­stiamo altri vigneti e precisamente nella zona “Le Coste” il crù Nebbiolo da Ba­rolo Le Coste e nella zona di S.Anna un terreno completamento del Dolcetto ed uno del Rossese Bianco. Questi ampliamenti hanno generato anche la vo­lontà di costruire una cantina per la vinificazione e l’invecchiamento che non ha trascurato nessun particolare. È stata pensata nel massimo rispetto del paesaggio circostante e creata in parte interrata, per integrarsi alla perfezione nel panorama, tanto da risultare quasi invisibile a uno sguardo d’insieme della zona. Inoltre, esteticamente è im­pre­ziosita da un raffinato design, frutto del nostro know-how nel campo delle costruzioni. Dal punto di vista funzionale gli spazi interni sono stati razionalizzati per svolgere al meglio le funzioni di una cantina moderna. Sono state create anche un’ampia e luminosa sala di degustazione e un accogliente salotto per i visitatori, per i clienti e per i professionisti del settore. La presenza di importanti opere d’arte provenienti dalla collezione di famiglia testimonia la naturale tendenza al “bello” della famiglia Boffa. Ai nomi più noti come ad esempio Bay, Scanavino, Savelli, Lodola e Schifano si affianca la colonia dei piemontesi quali Brazzani, Allasia e Nespolo. Fra le opere ceramiche dell’arredo si di­stingue per la sua eleganza e raffinatezza il “cactus algido” di Gilda Brosio».

Per concludere, signor Boffa, come descrive i suoi vini?
«Devo riconoscere a Paolo una dedizione assoluta a questa missione: partendo dal lavoro tra i filari. Il suo approccio è totalmente rispettoso di am­biente ed ecosistema, per cui le piante di nebbiolo, dolcetto e barbera, e poi di rossese bianco per quanto riguarda le varietà a bacca bianca, arrivano a produrre uve qualitativamente eccellenti, schiette e concentrate in ogni loro sfumatura organolettica».