Il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ieri sera ha abbandonato l’aula del Consiglio regionale, non sarà presente nemmeno nella giornata odierna. Non intendiamo far parte di un teatrino indecoroso in cui si arriverà alla modifica dello Statuto con una maggioranza sorda e interessata solo ad ampliare il parco poltrone del Consiglio regionale. Saremmo andati avanti ancora giorni e notti intere, come avvenuto in settimana se il centrodestra non avesse applicato il “canguro” per azzerare il dibattito e porre il veto su una riforma che nulla ha a che vedere con le vere priorità del Piemonte.
La modifica dello Statuto è irricevibile. Non si cura dell’efficienza della Regione Piemonte, ma punta solamente ad aumentare le poltrone da spartirsi. Invece di investire nelle reali priorità del Piemonte, vengono usati soldi pubblici per aumentare il peso politico, introducendo la figura dei sottosegretari e dei consiglieri supplenti.
Una manovra che si inserisce in un contesto più ampio, in cui vengono istituite dodici nuove figure: uno strumento per permettere al presidente di foraggiare forze politiche, correnti e capibastone al fine di gestire al meglio la spartizione di potere. Abbiamo provato in tutti i modi ad opporci a questa modifica assurda: con i nostri atti di indirizzo siamo stati la principale forza di opposizione. Abbiamo deciso di lasciare l’aula in segno di protesta: non ci presteremo a questo “gioco” che costerà ai piemontesi tra i 7 e i 10 milioni di euro.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte