In questi ultimi anni si è spesso sentito parlare di Life coaching o di Mental Coach più in generale. Ad una prima ed approssimativa percezione di questa disciplina e di questa figura, si tende genericamente ad accostare il Mental Coach ad un semplice motivatore, o ancora più superficialmente ad uno psicologo. Probabilmente la figura de “l’allenatore della mente” è per lo più conosciuta nel mondo dello sport, infatti, diversi sono gli atleti e gli sportivi che negli ultimi anni si sono avvalsi del supporto di tale figura.
A Rifreddo mercoledì 29 marzo alle ore 20.45 presso il Laboratorio del Paesaggio Montano in via provinciale 18, di fronte al distributore di carburante, si parlerà di questa figura e del suo ruolo nella società.
Partiamo dal concetto che per Life Coaching si intende una pratica, uno strumento volto al miglioramento della persona e delle qualità nascoste che questa possiede. È una pratica, che si raggiunge con quello che possiamo definire un “allenamento” sullo sviluppo di quelle capacità trasversali che possono aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi, siano essi personali, professionali o sportivi
Il compito è quello di portare un individuo sia esso atleta, lavoratore, studente o semplice cittadino ad uno stato di miglioramento cercando di vincere ansie e paure ed aiutando a mappare il percorso per definire bene la meta. Molte persone sono timide o hanno difficoltà a tirar fuori con pienezza la loro personalità, il mio compito è lavorare su quelle capacità comportamentali ancora inespresse. Ansie, timidezze, paura di non farcela sono gli stati d’animo più ricorrenti, ed attraverso le tecniche del Life Coaching, l’obiettivo è quello di contrastarle e vincerle.
Il target è vario, dagli atleti agli studenti, dagli imprenditori agli avvocati, ognuno è libero di accostarsi al Life Coaching. Dalla ragazza che ha fretta di andare a punto in un set di tennis, al manager che ha bisogno di mettere a fuoco i propri obiettivi.
Fiducia, esprimere tutto il potenziale, superare i propri limiti, centratura sono gli aspetti più battuti dal mental coach, e nella vita come nello sport il “must” deve essere “giocatela e divertiti”.