Sabato 1 e domenica 2 aprile si tiene in tutta Italia la seconda edizione delle Giornate nazionali
delle Case dei personaggi illustri, promosse dall’Associazione Nazionale Case della Memoria.
Tra i 98 beni su tutta la Penisola, in 14 regioni, 2 sono a Saluzzo e accoglieranno i visitatori con
visite “speciali” nel fine settimana.
Si tratta del Museo civico di “Casa Cavassa” (ingresso 3 euro), “che è – dicono gli organizzatori – casa della memoria di Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio” (orari: sabato 10-13 e 14-18, domenica un’ora in più, fino alle 19).
La seconda è “Casa Pellico”, la casa natale del più celebre dei saluzzesi.
“La proposta – proseguono – è per la visita guidata alla casa in cui nacque lo scrittore e patriota Silvio Pellico, alla scoperta delle opere dell’autore e dei suoi cimeli meticolosamente raccolti, catalogati e donati nel 1858 al Comune di Saluzzo dalla sorella Giuseppina. Il percorso museale permette di indagare il vasto successo dell’opera letteraria del Pellico e le vicissitudini che lo portarono da Saluzzo a Milano e poi al carcere dello Spielberg, fino al suo arrivo a Torino, ospite a Palazzo Barolo” (orario, solo domenica 14-19).
I tour sono organizzati da “Itur” che cura la gestione di tutti i siti museali della città.
Per info e prenotazioni www.visitsaluzzo.it o [email protected], WhatsApp al numero 329 3940334 per chiamare o inviare un messaggio. La prenotazione agli eventi è consigliata.
Solo domenica 2 aprile apertura straordinaria della sezione dei Fondi storici della biblioteca e Collezione bodoniana che si trovano in via Volta 8 (porti scur). Le sale si potranno scoprire dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Alle 17, quando chiuderanno al pubblico Casa Pellico e Casa Cavassa, sempre nella sede dei Fondi storici della biblioteca il Comune presenta due donazioni acquisite di recente al patrimonio del municipio.
Si tratta di una lettera di Silvio Pellico al fratello minore Francesco e di volumi antichi sulla storia
della Medicina e sulle monete medievali, donati al Comune dal notaio Carlo Bonanno.