La peveragnese «Compagnia del Birùn» invia il programma dell’escursione, a piedi, ovviamente, sulla «Via Francigena» (tappa 2023, la settima, di viaggio che ha attraversato la Toscana ed ormai arrivata nel nord del Lazio) che sta organizzato in collaborazione con il C.A.I. (Club Alpino) sezione di Peveragno per il prossimo autunno, tra il 28 settembre, giovedì, ed il 1° ottobre, domenica. Le iscrizioni sono ufficialmente aperte. Come sempre i posti sono limitati e riservati ai soci della «Compagnia». Pertanto il consiglio è di affrettarsi a prenotare, ad iscriversi. Per informazioni telefonare al 347.3333475 o chiedere a Roberto Torra, dalla sezione C.A.I., nella sede nel «Centro Culturale Ambrosino».
Il programma prevede partenza in pullman da Peveragno nel primo pomeriggio del 28, per Montefiascone. La cena sarà libera (in autogrill), l’arrivo previsto in serata in hotel, con sistemazione e pernottamento. Venerdì 29 settembre, dopo la prima colazione, vi sarà la partenza dall’hotel per Bolsena. La città è posizionata sulla sponda settentrionale del lago omonimo, formatosi oltre 300.000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Volsini. Il suo territorio è tutto compreso tra le sponde del lago e le alture che costituivano l’orlo dell’antico cono vulcanico. La partenza a piedi sarà dalla basilica di Santa Cristina per Montefiascone. Sarà tappa lunga e faticosa, lungo la quale non si trova acqua (rifornirsi prima della partenza). Tra uliveti e macchie di boscaglia il percorso si allontanerà da Bolsena, con continui saliscendi e splendide viste sul lago. Emozionante la vista a 360 gradi che si gode all’arrivo a Montefiascone dalla Torre dei Pellegrini. Arrivo sarà a Montefiascone, alla Rocca dei Papi, per un totale di sedici chilometri e mezzo, con un dislivello di 641,10 media, difficoltà media. Collocato sul versante sud-orientale della catena dei Monti Volsini, Montefiascone è, in tutta la provincia di Viterbo, il comune con maggiore altitudine, superando i 600 metri sul livello del mare, nella zona del «Belvedere» e della dominante Rocca dei Papi (633 metri sul livello del mare) da dove si può godere di un’ampia vista sul lago di Bolsena e sulla piana di Viterbo. In giornate terse è possibile vedere gran parte dell’ Appennino centrale ed il mar Tirreno. Da visitare son la cattedrale di Santa Margherita, la cui cupola è la terza in Italia, dopo San Pietro e Santa Maria del Fiore a Firenze.
Ai piedi dell’abitato, nella chiesa di San Flaviano, del XII secolo, vi è la tomba del vescovo tedesco Johannes Defuk, grande degustatore di vini, che, andando verso Roma, si faceva precedere da un suo servitore, tal Martino, con l’incarico di segnare con un «Est» (in latino «è», «vi è») dove trovava del buon vino. Arrivato a Montefiascone il servitore trovò il vino così buono che scrisse la parola «Est» per tre volte (ed il vino locale diventò il famoso «Est est est»). La chiesa di origine romanica, sulla via per Orvieto, si compone di due aule sovrapposte, entrambe a tre navate, di cui la centrale non ha soffitto, per cui la chiesa superiore appare quasi come matroneo dell’inferiore. Seguirà rientro per cena e pernottamento in hotel. Sabato 30 settembre, sempre dopo la prima colazione, la partenza dall’hotel sarà di nuovo per Montefiascone. A piedi ci si dirigerà dalla Rocca dei Papi verso Viterbo. Il primo tratto della tappa è spettacolare, sull’antico basolato della romana Via Cassia, ancora in ottime condizioni. Quindi si attraverserà un tratto collinare, con bei panorami su Montefiascone e Viterbo (acqua scarsa, punti di ristoro assenti lungo il percorso). L’arrivo sarà in Piazza del Plebiscito, centro di Viterbo, sul cui lato ovest vi è il Palazzo dei Priori, ora Palazzo del Comune. Son 17,6 chilometri, con dislivello di 638,70 metri, «difficoltà media a piedi». Viterbo, di antiche origini etrusche (siam in zona detta, non a caso, «Tuscia», che parte integrante era dell’Etruria), presenta un vasto centro storico medievale, con il quartiere di San Pellegrino ben conservato, e cinto da mura quasi perfettamente integre. È conosciuta come «La città dei Papi»: alla fine del XIII secolo fu infatti sede pontificia e per ben ventiquattro anni il Palazzo Papale ospitò e vide eleggere diversi pontefici. È celebre come città termale e vi ha sede l’Università degli Studi della Tuscia. Vi sarà altro rientro in hotel per cena e pernottamento. Domenica 1° ottobre, dopo la prima colazione, la partenza sarà per Viterbo, con visita guidata della città e pranzo libero, prima di ritrovo e partenza per il ritorno nel Cuneese. Il costo previsto è di 245,00 euro a persona, salvo intervengano rincari legati all’aumento del costo del carburante. Si deve versare acconto di 50 euro entro il 15 maggio, con bonifico alla Compagnia del Birùn, Banca di Boves, filiale di Peveragno, IBAN IT13J0839746610000040120398. La quota comprende; viaggio in pullman; pernottamento e prima colazione per la notte del 28, mezza pensione in hotel dalla cena del 2 alla prima colazione del 1° ottobre, escluse bevande; visita guidata di Viterbo. La quota non comprende: cena del 28, pranzi 29, del 30 e del 1° ottobre, eventuali ingressi o visite guidate, tutto quanto non espressamente indicato nella voce «la quota comprende». L’indispensabile tessera del «Birùn» costa 10 euro. Gli organizzatori si riservano possibilità di varianti al percorso in base alle condizioni del terreno, ai partecipanti ed agli orari di guida dell’autista.