Il Consiglio dei Ministri ha approvato il ‘Codice Salvini’. Questo significa
cantieri veloci, più autonomia, meno burocrazia. In più vengono valorizzati e premiati imprese e materiali italiani ed europei”. E’ il commento del Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio all’approvazione del nuovo Codice Appalti, composto da 230 articoli e 35 allegati.
“Con il nuovo Codice avremo appalti più rapidi, con risparmio di tempo: solo per gli affidamenti senza gara si risparmiamo da sei mesi ad un anno – dice Bergesio -. Poi si dà più autonomia agli enti locali, con particolare riferimento ai piccoli Comuni. Ma si prevede anche la digitalizzazione dell’iter, con risparmio di carta e incombenze burocratiche”.
Nel nuovo Codice degli Appalti c’è anche una norma che fissa dei criteri premiali per il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei Paesi Ue.
“È la norma “prima l’Italia”, che prevede una corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, per salvaguardare il Made in Italy – afferma Bergesio-. Tra i criteri di valutazione dell’offerta è previsto come premiale il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei paesi UE, rispetto al totale. Una tutela per le forniture italiane ed europee dalla concorrenza sleale di Paesi terzi”.
Il nuovo Codice degli Appalti prevede anche la cosiddetta liberalizzazione sotto soglia: fino a 5,3milioni ci potranno essere affidamenti diretti. Dal punto di vista della digitalizzazione: dal 1° gennaio gli scambi di informazione avverranno su una piattaforma digitale nazionale, in modo che le imprese non debbano presentare la stessa documentazione più di una volta, con risparmio di tempo, di costi, di carta.
Il Senatore piemontese della Lega prosegue: “I piccoli Comuni potranno procedere ad
affidamenti diretti fino a 500mila euro e per il primo anno avranno più opzioni per scegliere la stazione appaltante qualificata, allargando il recinto che prima prevedeva solo le
Province. Non solo: i Municipi più piccoli avranno semplificazioni sul personale: le funzioni di Rup potranno infatti essere affidate ai dipendenti in servizio anche con contratti a tempo determinato. C’è anche la clausola per accelerare i pagamenti: è garantita la possibilità per l’esecutore di emettere fatture anche al momento dell’adozione del SAL”.
Una importante innovazione riguarda poi l’introduzione della figura del dissenso costruttivo per superare gli stop degli appalti quando è coinvolta una pluralità
di soggetti: in sede di conferenza di servizi l’ente che esprime il proprio no, non solo dovrà motivare, ma soprattutto fornire una soluzione alternativa.
“Finalità del nuovo Codice sono semplificazione, sburocratizzazione, liberalizzazione, tagliando la burocrazia, i tempi persi, gli sprechi. E offrire più lavoro. Impegno che la Lega aveva preso con gli italiani in campagna elettorale e che anche questa volta concretizza. Passiamo ancora una volta dalle parole ai fatti, per il bene del Paese – conclude Bergesio-. La determinazione del Vicepremier Salvini porterà ad effetti immediati e positivi, atti a concretizzare attraverso gli appalti le opere di ammodernamento del Paese”.